Ci siamo ricascati. Siamo tornati sul luogo del delitto. La Polderbaan ci aveva stregati 2 anni orsono e, tornando, abbiamo portato i rinforzi. Ricardo, Daniele, Gabriele, Paolo, Davide, Renato ed io volevamo rivedere la flotta di B747, MD11 e B777 delle compagnie olandesi basate a Schipol: Klm e Martinair. Insieme alle padrone di casa, ci siamo fatti incastrare anche dai comprimari, che, in questo caso, sono l’americana Delta e l’asiatica China Eastern, entrambe facenti parte dell’alleanza SkyTeam.
Questa volta optiamo per un viaggio di tre giorni, così da poter beffare il tempo che, nel Nord-Europa, è molto variabile. Ma proprio il tempo e la temperatura, non propriamente estiva, ci hanno condizionato. Il cielo sempre pieno di nuvolette e il vento costante e freddo, perché proveniente da Nord, ci ha costretto a indossare le poche felpe e giubbini che avevamo portato.
Appena arrivati con un 738 di KLM (solo in 5, in quanto Davide e Renato ci hanno raggiunti nella giornata di sabato) e appena presa la macchina a noleggio, ci siamo subito fiondati nei vari spotting-point che avevo precedentemente caricato sul navigatore satellitare (presi da http://www.aviation-photography.nl ). Come primo punto abbiamo scelto la famosa taxiway, che collega l’area terminal con la Polderbaan, che passa sopra ad uno dei tanti canali della bellissima Olanda. Dopo l’eccitazione iniziale, ci accorgiamo però che il sole è alle “spalle” degli aerei (con il vento da nord gli atterraggi avvengono sulla pista 36C e sulla pista 27, mentre i decolli sono sulla pista 36L).
Riprendiamo la macchina e andiamo a vedere uno spotting point che non avevamo visto nella precedente esperienza olandese. La luce ora è ottimale, dato che siamo nel punto sul lato destro della 36L e, in più, gli aerei heavy staccano le ruote davanti a noi (punto G nella cartina www.plane-spotter.com/Airports/Netherlands/AMS/SpotterGuide_AMS.pdf). Non contiamo i vari 747 di KLM e KLM Asia, mentre i nuvoloni minacciano pioggia.
Qui arriva l’unica nota dolente. Abbiamo parcheggiato in sosta vietata, e la solerte polizia ci appioppa una bella contravvenzione di 60€. Da adesso in poi, venire in un punto bellissimo per fotografare, comporta il fatto di farci circa 1 km a piedi. Ma siamo in un paese che ci ospita e rispettiamo le regole; peccato che nei giorni successivi la stessa pattuglia della polizia non abbia avuto la stessa mano nei confronti delle vetture parcheggiate allo stesso modo, invitandole, solo verbalmente, a spostarsi.
Arriva la pioggia proprio nel momento in cui l’agente ci dà la multa e sulla pista decolla il 747 Malaysia. Stanchi e demoralizzati ci spostiamo dall’altro lato della Polderbaan dove c’è un parcheggio adibito proprio a intrattenere gli spotter e chi vuole godersi il decollo e l’atterraggio dei molti aerei presenti. Nel frattempo smette di piovere e ciò ci permette di fotografare con le scie d’acqua sollevate dai motori degli aeromobili.
La luce non va bene per ottenere immagini decenti e, quindi, prendiamo la macchina e raggiungiamo uno dei negozi di modellismo aereonautico più grande d’europa: www.aviationmegastore.com Abbiamo dovuto incatenare Daniele, collezionista del gruppo, per trattenerlo dal comprare l’intero negozio.
Qui si trova veramente di tutto, da scaffali pieni di libri e DVD, a tutto quello che riguarda la simulazione, a dei pezzi di cockpit (per 1850€ circa potreste comperare il pannello dell’autopilota di un Airbus e metterlo in salotto, con buona pace della moglie…). Ovviamente il nostro buon Daniele ha dato fondo alla carta di credito, per la felicità dei compagni di viaggio, costretti a trattare gli aeromodelli come figli!
Usciti dal paese dei balocchi, con il sole che faceva capolino, ci fiondiamo nel punto di allineamento della Polderbaan (punto D) che risulta essere un gran bel posto per fotografare. Si allineano molti aerei, da segnalare un 747 completamente bianco con solo uno sticker di Martinair cargo. Alle 20 circa, poniamo fine alle ostilità, mangiando qualcosa in uno dei ristoranti del terminal di Schipol. Poi andiamo in albergo e ci addormentiamo quasi sconvolti.
Il giorno dopo, fatta colazione, ci portiamo nel punto G e andiamo a prendere gli altri che arrivano con il volo EasyJet da Malpensa. Ci ricongiungiamo tutti e passiamo qualche ora alla Polderbaan con una temperatura quasi invernale. Incontriamo uno spotter locale gentilissimo, che ci avvisa delle chicche in arrivo: il 777 in livrea SkyTeam e l’Antonov AN-12. Ci fa notare che, effettivamente, l’aeroporto di Schipol è molto attivo, ma, a volte, anche molto frustrante. Le piste, infatti, vengono alternate molto spesso, per via dei venti e del traffico, con il rischio di doversi fare svariati chilometri per poi vedersi sfuggire l’ambita preda. Tuttavia, a nostro parere, rimane uno degli hub europei più affascinanti a livello fotografico.
Arriva l’ora di pranzo e iniziamo a spostarci verso un altro punto “famoso” di Schipol: il McDonald’s con vista sulla testata della pista 27 (punto K della cartina). La macchina a noleggio ha solo 5 posti, per cui dobbiamo fare due viaggi. Chi rimane ad aspettare, ha più fortuna. Decollano infatti il 777 Korean Air in livrea speciale e un 747 Kalitta evidentemente molto carico, dato che usa tutta la pista per staccare le ruote da terra.
Noi entriamo nel fast food ed oltre a venire omaggiati di 3 caffè mai cosi ben accetti, ci saltano subito all’occhio 3 monitor collegati con il sito casperflights.com che ci mostrano, ritardati di 15 minuti, i voli in tempo reale. Ci rifocilliamo, con uno splendido e “light” Big Tasty, e rimaniamo a vedere gli atterraggi che si susseguono frequenti. Innumerevoli i Fokker che collegano l’aeroporto con tutta Europa, permettendo in tal modo collegamenti con l’Asia, l’America del Nord e tutte le colonie olandesi ( visto ma non fotografato anche l’unico Airbus A343 della Suriname Airlines) a tutti i cittadini dell’Unione.
Il pomeriggio prosegue con la visita sulla terrazza che domina i finger principali dell’Hub. Proprio qualche mese orsono è stato posato sulla terrazza un Fokker 100 (PH-OFE) destinato alla vendita o, peggio, alla demolizione. E’ possibile salire a bordo, dove troveremo la cabina rimasta originale (ma protetta da una paratia in plexiglass) e, tolte le prime 10-12 file di sedili, due file di poltrone originali. A condire il tutto un altoparlante diffonde la radio della torre di controllo e, al posto delle cappelliere, le storie dell’aeroporto e della Fokker. Ovviamente scatta il rito della foto di gruppo.
Dalla terrazza si seguono i movimenti incessanti di 3 “braccia” della aerostazione. I vari 747 – 777 – 737 – A330 di KLM sono posizionati in tutto l’aeroporto e contribuiscono a una visione d’insieme incredibile. Si possono anche vedere gli atterraggi sulla pista 27, anche se da lontano. In genere le focali utilizzate qui, vanno dal grandangolare per avere una panoramica, al 200mm che bastano (e a volte avanzano) per gli aerei in transito sulle taxi way vicino ai finger.
Giunge il momento di separarci dai nostri compagni d’avventura che ci hanno raggiunto in giornata. Noi 5 rimasti ci concediamo un break in albergo per poi fare una visitina in Amsterdam città: lo spotting è anche questo. Sembra una Venezia in miniatura, con tutti i canali che attraversano la capitale. Basta prestare attenzione alle bici, che passano ovunque e ai motorini che possono andare sulle piste ciclabili. Una cena a base di carne e una buona birretta, prima di andare a curiosare nel quartiere più famoso: il Red district. Qui ci sono tutti gli aerei che un maschietto vorrebbe vedere…
Il terzo e ultimo giorno, dopo aver fatto colazione e aver fatto check-out, diamo uno sguardo, con iPhone e iPad al sito di flight radar (www.flightradar24.com). Questi strumenti si rivelano molto utili per determinare le piste in uso. Gli atterraggi avvengono sulla pista 06 e ci fiondiamo al punto B. Giusto il tempo di fotografare tre o quattro atterraggi, che ci accorgiamo di una pattuglia della polizia davanti alla nostra auto. Eh no, un’altra volta ancora? L’agente ci consiglia di spostarci, in quanto l’attraversamento della strada da parte nostra, potrebbe essere pericoloso. L’invito viene accolto e, in men che non si dica, ritorniamo al punto G della cartina.
Qui la luce è veramente spettacolare. Mentre lascio la macchina lontano, onde scongiurare un’altra contravvenzione, ho il privilegio di poter godere delle bellezze naturali e architettoniche dell’Olanda. I campi coltivati a orzo fanno da cornice a villette ordinatissime e con tantissimo prato intorno. Sullo sfondo si possono immortalare i decolli che si susseguono, creando delle composizioni, tra natura e tecnologia, davvero interessanti. Giunto allo spotting-point, anche qui c’è il contrasto tra gli aerei e la natura: le reti non esistono, sostituite da canali d’acqua, che accolgono famiglie di palmipedi che sembrano incuranti di noi e del rumore degli aerei. Sostiamo fino a mezzogiorno, dopo riportiamo la macchina (per informazione, una Nissan Juke, troppo piccola per 5 spotter…) e andiamo in terrazza a mangiare un boccone al self-service.
Il nostro volo di ritorno è previsto per le 15 e non abbiamo più tempo per fare altro. Nell’attesa di imbarcarci, notiamo quanto la cultura aeronautica qui sia sviluppata: insieme alle classiche cartoline, ci sono anche le foto degli aerei che operano regolarmente dallo scalo.
In conclusione: Schipol è uno di quegli aeroporti che, almeno una volta, vale la pena di essere visitato. La macchina è necessaria, anche se i mezzi pubblici sono molto efficienti. Gli spotting-point sono molteplici e, a volte, non si ha il pieno controllo della situazione, visto che, con 6 piste e con un vento mutevole, gli ATC hanno di che sbizzarrirsi. In compenso le “prede” sono molto interessanti, con tutta la flotta di KLM da poter osservare, i vari special color delle compagnie operanti e i voli cargo che qui fanno uno stopover, prima di una traversata oceanica. Visto, ma infotografabile, un MD11 Centurion Cargo proveniente, crediamo, da Miami.
In definitiva 3 giorni con gli amici a fotografare, è come fare una mini-vacanza. Con quattro matti come fai a non divertirti?
Fabio Zocchi
GALLERIA FOTOGRAFICA
Mappa dell’aeroporto di Amsterdam con le sei piste segnate in blu. In rosso gli spotting point toccati
Dalla mitica taxiway che collega l’aeroporto alla Polderbaan
Dalla Polderbaan gli aerei staccano proprio davanti agli spotter
Panning artistico!
Il bellissimo e sempre-verde MD11 KLM
Cioè…. vi rendete l’idea di dove siamo? Visto quante reti ci sono????
Dal parcheggio lato ovest della Polderbaan
Incateniamo Daniele fuori dal negozio Aviation Megastore…. ma è servito a poco…. con una forza disumana ci ha letteralmente trascinati tutti nel negozio!
Modellismo, libri, oggettistica varia….un paradiso per gli amanti degli aerei!
Mamma mia….. chi non vorrebbe una vetrinetta in casa come questa?
Abbiamo male ai piedi a furia di camminare nel negozio….
Questo è l’ingresso, choccante!!!! Questi sono modellini in scala 1/100 e 1/72………..
Ehm….è piu’ grande il B747 KLM di Fabio….eh eh eh
Evviva, i nuovi figli di Daniele!!!
Il mattino dopo, sempre dalla Polderbaan
Bellissimo aereo sovietico: rumoroso ed ecologico come una macchina Euro -12!!!!
Il fumo è rimasto in cielo per piu’ di 10 minuti, nonostante il forte vento olandese…..
Fabio che prega al capezzale di Ricardo…..dopo la foto il “defunto” ha spostato le mani nei Paesi Bassi (visto che stiamo in Olanda!) per le varie scongiure del caso…..
Il gruppo-vacanze al completo, mannaggia sembra inverno….
Spettacolo!
Poetico…. campi di orzo….. il cielo azzurro con nuvolette…. un Jumbo di casa in decollo…..
Le nuvole sono sempre minacciose, ma offrono un bellissimo sfondo contrastato per le foto di aerei….
Abbiamo capito che non si puo’ parcheggiare ne sostare…in ritardo purtroppo….
All’interno del Mc Donald’s, sullo sfondo tutte le info aggiornate dal sito di Casperflights.com
La mitica terrazza di Schiphol….in pratica il parco giochi per noi spotter
Altro special SkyTeam di China Southern
Vista dalla terrazza verso il molo Intercontinentali
Gabiele approva: la terrazza è il pezzo piu’ bello di questo aeroporto!
Foto di gruppo sulla scaletta del Fokker 100 posizionato sulla terrazza.
Da sinistra: Davide – Daniele – Gabriele – lo Zio Renato – Fabio – Paolo – Ricardo
L’interno visitabile offre qualche posto da sedere e la storia della compagnia aerea KLM sulle pareti
La cabina in perfette condizioni
Bellissimo, imponente, B777-300 di Eva Air arriva davanti a noi….
Altri spotter e gruppi vengono a Schiphol lasciando il loro sticker
Tutti pronti e affamati, alla ricerca di un ristorante, da sx Paolo, Gabriele, Daniele, Fabio e Ricardo
La città di Amsterdam merita una visita di qualche giorno, bellissima!
Ok … va bene tutto…. ma puoi andare in giro per la città vestito con una tutina full-body fucsia??? No comment…
La famosa Red District…. il posto piu’ famoso di Amsterdam… non aggiungiamo altro…. tutti sanno cos’è…
Di sera l’acqua regala splendide foto
L’ultimo mattino, aerei in atterraggio sulla pista 06
La foto racconta tutto….
45.000 prove di foto con il cellulare di Daniele con sullo sfondo il Jumbo KLM.
Meno male che hanno una grandissima flotta Jumbo!!!
Lo speciale B777 “piastrellato” di KLM
Si fotografa anche in aria…
Arrivederci al prossimo Trip Report!