Tantissimi saluti, con calorosi ed emozionanti gesti delle mani, hanno caratterizzato la sessione di fotografia aeronautica organizzata da Clipper il 06/04. Gli oltre 50 partecipanti hanno infatti, tra una foto e l’altra, continuato a salutare i piloti degli equipaggi in rullaggio davanti a loro nella zona carburanti, attestandosi poi alla pista 17R per il decollo. Anche questi ultimi, come sempre, erano divertiti e compiaciuti di questo breve ma intenso scambio di saluti prima di attraversare piccole o grandi parti del mondo.

Un gesto semplice ma pieno di emozione perché essere appassionati di aeromobili e fotografia vuol dire anche (e per quanto riguarda il sottoscritto) soprattutto questo: vivere sogni di posti esotici, conoscere persone di tutto il mondo, rendere il pianeta un po’ più semplice e sereno per tutti, allontanarsi per qualche ora dalla routine, perché in fondo, su questa nostra Terra e nei nostri cieli, altro non siamo che ospiti di passaggio. E l’unico mezzo che ci permette di condensare dentro di noi queste sensazioni è il mondo aeroportuale, con tutte le sue complicate ed affascinanti procedure ma che ha rivoluzionato, forse più di internet stesso, il modo di collegare persone e culture.

Ma, come avete potuto leggere dal titolo ho mutato l’espressione inglese waving goodbye (letteralmente “ondeggiare con le mani un arrivederci”), in winding goodbye (cioè, “agitare le mani per salutare ventosamente con un arrivederci!”). Sì, perché uno dei grandi protagonisti della giornata è stato il vento: folate fisse, intense, fredde, hanno spazzato pista, prato e strutture dell’aeroporto di Malpensa senza un attimo di sosta tanto che, a vedere l’abbigliamento degli spotters, sembrava di essere molto più a nord. Nonostante ciò, la giornata è stata splendida e la qualità delle foto ne ha positivamente risentito: infatti, grazie alla posizione particolarmente favorevole siamo riusciti ad effettuare numerosi ed ottimi scatti agli stessi aerei o in fase di rullaggio e poi decollo oppure in atterraggio e poi parcheggio.

Per la verità, gli ospiti sono stati veramente tanti: B737 di Ryan ed A320 di EasyJet, di WizzAir e  di Vueling, pressoché a non finire ma anche qualche bestione più famoso ha lasciato il segno. Ben due A380 di Emirates (di cui uno nella allegra e colorata divisa blu dal motto “Fly Dubai – See you there”) hanno accompagnato i propri passeggeri a New York.

Un A350 di Qatar Airways, oltre agli A 330 di Turkmenistan Airlines, Saudia, Air Canada e Delta Airlines non hanno di certo sfigurato né lasciato intendere che facessero viaggi brevi e in città vicine.

A proposito di livree colorate, prima di dimenticarmi, va assolutamente citato un A321 di Wizzair ed un A320 di Cyprus Air, freschi, simpatici e vivaci.

Il giallo e bianco del B737 di poste italiane ci ha invece fatto sentire a casa nostra (chi non ricorda le code agli sportelli, le cartoline, i francobolli ma anche l’immortale cartello rotondo?!).

Infine, non possiamo dimenticare una piccola ma importantissima “chicca”. La Libia, Paese dilaniato da una terribile dittatura prima e da sanguinose rivolte poi, è finalmente tornata a solcare i cieli sopra Malpensa e toccare le sue piste con la linea aerea Medsky Airways. Con il suo A320 di colore bianco con campeggiante scritta blu, rappresenta indubbiamente un simbolo di speranza affinché tutte le Nazioni afflitte dalla guerra, possano presto tornare a volare con lo spirito di libertà e serenità che solo un aereo civile o commerciale sa trasmettere.

Abbiamo quindi potuto, come sempre ed in poche ore, mescolare emozioni molto intense e cristallizzarle nell’obiettivo delle nostre macchine per poterle conservare nella nostra memoria futura e trasmetterle ai giovani futuri appassionati!​

(Testo di Francesco Reina – Foto di Alessandro Zanon)