Mentre i riflettori sono puntati sul costruttore statunitense per i tragici fatti del volo ET302 operato con un 737MAX, che di fatto ha obbligato la stessa Boeing a mettere a terra tutti gli esemplari finora costruiti, a Everett veniva svelato in una presentazione solo per i dipendenti il nuovo 777X la cui matricola è N779XW.
Il nuovo aereo, ultima espressione di una fortunata serie che gira il mondo da 25 anni, ha una caratteristica che lo rende diverso da tutti gli altri velivoli costruiti finora; le wingtips piegabili.
Questa caratteristica permette di avere una maggiore larghezza dell’ala, ma, al contempo se piegate, di rientrare nella medesima categoria di larghezza del suo predecessore, il 777-300ER. Queste appendici pieghevoli sono alte ( o lunghe, dipende da che parte le si guardi…) 3,5 m. Ad ali aperte la larghezza dell’aereo misura ben 71,8 metri, mentre la lunghezza della variante -9X è di 76,7 metri. Per un paragone il 777-300ER è lungo 63,7 m e largo 60,9 m.
Oltre a questa novità assoluta c’è il debutto anche dei nuovi motori General Electric GE-9X, unica soluzione di motori per il 777-X, con un diametro di 440 cm completo. La spinta è stata dichiarata in 105.000 libbre, pari a 470kN.
Sono state pensate anche altre varianti del 777X, come la 777-8X (che verrà costruita) e la 777-10X (direttamente in competizione con l’A380, ma non ancora venduta). Per chi se lo potrà permettere, verrà anche costruita la variante BBJ (Boeing Business Jet), pensata per soddisfare tutte le esigenze di sceicchi e chi potrà sborsare diverse centinaia di milioni di dollari.
Gli ordini per il 777X sono finora 344, con Emirates che, come al solito, se ne prenderà la fetta più grande, 150 esemplari. Il cliente di lancio dovrebbe essere proprio Emirates, con Lufthansa, inizialmente primo cliente, che ha ridotto i suoi ordini in favore dell’A350.
(Foto di Boeing – testo di Fabio Zocchi)