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Invito alla Conferenza stampa di AlbaStar a Bergamo – Orio al serio

Un invito rivolto a tutti i nostri associati, in particolare a quelli dell’area a est di Milano.

Brevivet, Duomo viaggi e AlbaStar in collaborazione con Sacbo, hanno il piacere di invitare gli associati di Clipper alla Conferenza Stampa per la presentazione dei nuovi voli charter per Lisbona e Oporto, in occasione del Centenario delle apparizioni di Fatima. 

Martedì 7 febbraio 2017 – dalle ore 11.15 – Aeroporto di Milano -Bergamo

Area Gate 3-4 Terminal Partenze

Programma della giornata:

  • Ore 11.15 ritrovo presso l’Ufficio Informazioni dell’Aeroporto – espletamento dei controlli di sicurezza;
  • Ore 11.45 Conferenza Stampa;
  • Ore 12.30 visita dell’aeromobile Boeing 737-400 di AlbaStar;
  • Ore 13.00 buffet;
  • Ore 14.00 fine lavori.

Sono previsti servizi navetta in partenza da Milano, Piazza Fontana alle ore 10.00, e da Brescia, via Spalto San Marco ang. Franciscanum alle ore 10.00.

Coloro i quali volessero recarsi in aeroporto con la propria autovettura potranno usufruire della sosta gratuita al parcheggio P1 Sosta Breve antistante l’aerostazione (in alternativa parcheggio P2), ritirando il biglietto al momento dell’ingresso e ricevendo il ticket di uscita al termine della conferenza stampa.

La conferenza stampa avrà luogo in area sottoposta a controlli di sicurezza.

Gli interessati potranno confermare la loro presenza, inviando una e-mail all’indirizzo albastarpressoffice@albastar.es, fornendo dati personali (nome, cognome, luogo e data di nascita), al fine dell’emissione del relativo permesso aeroportuale

Chiediamo, inoltre, ai provenienti dalle aree di Milano e Brescia di indicare se si intende usufruire del servizio navetta.

 

Di |2017-02-02T22:56:38+01:002 Febbraio 2017|Avvisi agli associati|

Quando l’aereo provoca danni e morte a terra

225 furono le vittime a terra quando l’8 gennaio 1996 quando un Antonov 32 cargo della compagnia Air Africa non riuscì ad alzarsi in volo dalla pista dell’aeroporto di N’Dolo a Kinshasa nello Zaire. In questo incidente, il peggiore della sua categoria nella storia dell’aviazione civile, il numero dei morti, secondo alcune fonti, sarebbe addirittura superiore superando le trecento vittime. L’aereo finì sul mercato di Simbazikita affollatissimo di persone.

Espletava ancora un servizio cargo l’aereo della compagnia israeliana El Al che il 4 ottobre 1992 precipitò su un quartiere di Amsterdam dopo essere decollato da Schiphol: 43 persone perirono fra le macerie dei palazzi colpiti dall’aereo.

Furono invece 78 le vittime dell’incidente di Kano quando un BAC 1-11 della compagnia nigeriana EAS proseguì la corsa oltre la pista in fase di decollo; era il 4 maggio del 2002. 49 risultarono le vittime a terra allorchè il 5 settembre del 2005 un Boeing 737 della compagnia indonesiana Mandala Airlines precipitò in un’area residenziale pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto Medan.

E vi furono ben 71 morti a terra quando un DC9 della Viasa non riuscì ad alzarsi in volo dall’aeroporto di Maracaibo in Venezuela il 16 marzo 1969.

Sono solo alcuni fra i non pochi incidenti che hanno funestato le cronache del’aviazione civile provocando vittime a terra. Il nostro database mostra che dal 2000 al 31 dicembre 2016 sono assommate a 358 le persone morte per caduta di aerei sulle loro proprietà o più semplicemente che si trovavano a transitare sul luogo della sciagura (1).

A questo numero bisogna ora aggiungere le vittime del’incidente di Bishkek (Kyrgyzstan) le quali, per il momento, si aggirano intorno alle 40. L’aereo un Boeing 747 della compagnia turca ACT/MyCargo Airlines noleggiato dalla THY (TC-MCL) è precipitato durante la fase di avvicinamento alla pista 26 dell’aeroporto di Bishkek il 16 gennaio provocando la morte dei 4 componenti l’equipaggio. Il velivolo espletava un volo tuttocargo fra Hong Kong e Istanbul e si accingeva ad effettuare uno scalo intermedio a Bishkek con condizioni meteo critiche e visibilità ridotta.

Anche questo aereo purtroppo è precipitato in una zona abitativa a ridosso dello scalo. A proposito di tali incidenti va ricordato come il problema non sia affatto nuovo ricordando che già nel 1933 venne stipulata la Convenzione di Roma sui danni provocati da aeromobili a terze parti a terra, un trattato internazionale che fu poi firmato nell’ottobre del 1952 e che successivamente è stato aggiornato nei regolamenti e nei valori. (2)

Oggi qualunque aereo messo in servizio nell’espletamento di servizi commerciali deve essere dotato di una polizza assicurativa la quale copra la Hull insurance, per il valore dell’aereo medesimo, la Passenger Liability, per i danni alla persona del passeggero nonché la Third party liability che è appunto quella che scatta nel caso degli incidenti surricordati.

Per quanto riguarda in particolare l’Unione Europa, questa dopo l’attacco terroristico del 9/11 che provocò 2625 vittime a terra, varò nuovi regolamenti per le assicurazioni sul volo. In particolare il regolamento 785/2004 (3) prevede che per quanto riguarda la responsabilità per danni provocati a terzi l’indennizzo sia collegato al peso dell’aeromobile coinvolto (MTOM). Ricordando che 1DSP equivale a 1,07 euro questi sono gli ammontari della copertura minima previsti dal regolamento in questione:

Il regolamento ovviamente si riferisce a vettori comunitari e agli esercenti di aeromobili che utilizzano velivoli immatricolati nella Comunità, mentre nel caso un aereo non comunitario sorvoli uno Stato della Ue “ciascuno Stato membro sorvolato ha la facoltà, conformemente al diritto internazionale, di chiedere la prova della conformità con i requisiti assicurativi stabiliti dal presente regolamento, ad esempio effettuando controlli a campione.” (4)

(1) Nel conteggio non sono comprese, in quanto dovuto ad atto ostile, le 2625 vittime degli incidenti del 9/11.

(2) La Convenzione è entrata in vigore il 4 febbraio 1958 ed è stata ratificata al tempo da 49 Stati.

(3) Il regolamento 785/2004 è entrato in vigore il 30 aprile 2005

(4) Dal punto 18 del preambolo del Regolamento 785/2004

Foto tratta da “La Stampa”

da http://www.air-accidents.com

Di |2018-03-25T14:29:28+02:0017 Gennaio 2017|Air News, Compagnie aeree|

Finnair aggiunge frequenze e rende annuale la tratta per Reykjavík

Milano, gennaio 2017 – in linea con la propria strategia di crescita, Finnair ha annunciato oggi che, a partire da quest’anno, sarà aumentata la capacità su diverse rotte europee a corto raggio.

Grazie alla grande richiesta sulla tratta per Reykjavík, che inizierà l’11 aprile, Finnair ha deciso di aggiungere una quinta frequenza settimanale (il mercoledì) tra il 31 maggio e l’11 agosto, nonche’ di servire la destinazione durante tutto l’anno con tre frequenze settimanali durante la stagione invernale. Questi servizi sono integrati da voli operati da Icelandair con cui Finnair ha un accordo di code-share.

Finnair aumenterà anche la capacità di posti sui i voli verso la Danimarca aggiungendo una frequenza giornaliera su Copenaghen e mettendo a disposizione un aeromobile più grande sulla rotta per Billund. Dal 14 maggio 2017 saranno aggiunte cinque frequenze settimanali sulla rotta per Copenaghen, tra cui un volo che partirà alla mattina da Copenaghen per consentire trasferte di lavoro in giornata a Helsinki. Rispetto al 2016, Finnair sta aumentando la capacità sulla rotta Copenaghen del 21%. Finnair ha cominciato a volare a Billund la scorsa primavera e ora aumenterà la capacità sulla rotta tra giugno e agosto volando quattro giorni alla settimana con un Airbus A319, al posto di un E90. Con questa cambio di aeromobile, la capacità disponibile sulla rotta per Billund aumenterà del 11%.

“L’anno scorso, Copenhagen è stata la nostra destinazione più gettonata dalla Cina e vediamo un grande potenziale in Danimarca con le nostre nuove destinazioni e piani di crescita”, dice Juha Järvinen, Chief Commercial Officer di Finnair. ” La scorsa primavera abbiamo inaugurato la rotta per Billund e siamo stati molto soddisfatti che ci sia una forte domanda dalla Finlandia per visitare Legoland, in particolare durante i mesi estivi. Questa rotta inoltre ha connessioni ottimali verso l’Asia, passando da Helsinki.”

Oltre all’aumento delle frequenze e della capacità di Islanda e Danimarca, Finnair aggiungerà frequenze sulle rotte di seguito:

  • Una terza frequenza giornaliera verso Vilnius durante la settimana per tutto l’anno a partire dal 15 maggio in modo da aprire ulteriori collegamenti europei e a lungo raggio dalla capitale della Lituania
  • Una frequenza giornaliera su Varsavia per l’alta stagione estiva tra il 5 giugno e il 4 agosto
  • Una frequenza settimanale sulla rotta di Dublino per la stagione invernale 2017
  • Il volo settimanale del sabato per Alanya-Gazipasa, Turchia, continuerà anche dopo la conclusione della stagione estiva, fino alla metà del mese di dicembre

“Il nostro viaggio verso la crescita continua e siamo molto soddisfatti della nostra gamma di destinazioni a corto raggio per il 2017”, aggiunge Järvinen. “Questi cambiamenti e sviluppi per la nostra compagnia aerea riflettono l’aumento della domanda, sia da parte dei nostri clienti asiatici sia di quelli europei verso le rotte più popolari in Europa”.

(Agenzia di comunicazione WeDo)

Di |2017-01-13T13:02:28+01:0013 Gennaio 2017|Air News, Compagnie aeree|

Sicurezza dei voli nell’anno 2016

Concludiamo il 2016 con un articolo che evidenzia un argomento che raramente appare tra le nostre pagine: la sicurezza dei voli e la statistica degli incidenti aerei.

Per questo, abbiamo pensato di rivolgere la nostra attenzione agli approfondimenti di Antonio Bordoni, massimo esperto di disastri aerei e curatore di Air-accidents.com, fonte molto interessante per tutto quello che riguarda la sicurezza dei voli e degli aeromobili. L’articolo è un sommario di quanto accaduto nell’anno appena trascorso.

Escludendo gli incidenti relativi a servizi locali con aerei di ridotte dimensioni e capacità, nel 2016 sono sei gli eventi occorsi (major accidents) a servizi di linea passeggeri.

  • 3 febbraio: Congegno esplosivo esplode a bordo di un A321 decollato da Mogadiscio (1 vittima);
  • 24 febbraio: Incidente nel Nepal a un DHC6 della Tara Airlines (23 vittime) ;
  • 19 marzo: B737 della FlyDubai, incidente in avvicinamento a Rostov, Russia (62 morti);
  • 19 maggio: A320 di Egyptair, precipitato nel Mar Mediterraneo (66 morti)
  • 29 novembre: BAe146 LAMIA, incidente in avvicinamento a Medellin (71 morti);
  • 7 dicembre: ATR42 PIA, aereo precipitato nella fase di crociera (48 morti);

In totale 271 vittime. Tenendo conto che l’incidente di Mogadiscio rientra sotto la categoria degli atti ostili contro aeromobili, dal punto di vista “tecnico” rimangono solo cinque eventi fatali occorsi a servizi di linea.

  • Daallo Airlines, 3 febbraio, Mogadiscio. Le indagini hanno appurato che al passeggero 55enne rimasto ucciso dall’esplosione e seguente caduta nel vuoto era stato consegnato un laptop, contenente il congegno esplosivo, da due addetti aeroportuali . L’Airbus 321 (SX-BHS) era decollato da 15 minuti, si trovava in fase di salita ad una quota di 12.000 piedi ed era diretto a Dijbouti. 
  • Tara Airlines, 24 febbraio, Nepal. Servizio domestico da Pokhara a Jomsom; il biturboelica DHC6 (9NAHH) ha impattato una montagna a 10700 piedi di altezza (3260 metri). La causa è stata individuata in una perdita di “situational awareness” una volta che il velivolo è entrato in una formazione nuvolosa. 
  • FlyDubai, 19 marzo, aeroporto di Rostov, Russia. Il Boeing 737 (A6-FDN) è precipitato in condizioni meteo avverse durante il secondo tentativo di atterraggio. Il rapporto provvisorio emesso in data 20 aprile parla di possibile presenza di windshear. L’incidente ha sollevato polemiche sui turni di servizio della compagnia low cost incidentata. 
  • Egyptair, 19 maggio, Mar Mediterraneo. Il volo 804 Parigi-Cairo (SU-GCC) è precipitato nel mar Mediterraneo subito dopo aver chiuso i contatti con Atene controllo e essere entrato sotto la giurisdizione del Cairo. Alla data in cui scriviamo, le autorità egiziane anche se in possesso fin dal 16 giugno sia del CVR sia del FDR, non hanno ancora rilasciato alcun rapporto, nemmeno provvisorio, sulla sciagura. Le ultime notizie diffuse sono quelle relative alla presenza di fumo a bordo e ai dati ACARS. 
  • LAMIA, 28 novembre, Medellin. Il volo charter della compagnia boliviana LAMIA svolto con un RJ85 (CP2933) impatta il terreno a 11 miglia di distanza dall’aeroporto di Medellin. L’aereo non aveva imbarcato sufficiente carburante per il volo senza scalo che ha ricoperto (fuel starvation). 
  • Pakistan International , PIA, 5 dicembre, Pakistan. Volo domestico da Chitral a Islamabad effettuato con ATR42 (AP-BHO). E’ precipitato in località Abbobtabad; investigazioni in corso. Lo stesso aeromobile il 30 maggio 2009 era stato danneggiato a causa di un runway excursion durante l’atterraggio a Lahore.

Gli altri due eventi che hanno riguardato servizi “scheduled” sono avvenuti in data 31 agosto e 2 ottobre. In entrambi i casi l’aereo era un Cessna 208 (N752RV ; N208SD) della stessa compagnia aerea, la statunitense “Ravn Alaska” . Questi due eventi che hanno provocato complessivamente 6 vittime (3+3) sono avvenuti su collegamenti locali nello Stato dell’Alaska.

Aldilà del numero incidenti e vittime ” contenuto” anche nel 2016, così come lo era stato nel 2015, sul settore continuano a gravare non poche ombre.

Iniziamo con il caso di MH370. Le più recenti notizie sull’incredibile scomparsa del Boeing 777 (9M-MRO) avvenuto l’8 marzo 2014, risalgono al 2 novembre scorso quando l’ATSB (Australian Transport Safety Bureau) ha pubblicato un nuovo rapporto (AE 2014-054). Secondo quest’ultimo studio gli investigatori ritengono che gli ultimi momenti del volo siano stati caratterizzati da una rapida discesa con i flaps non estesi. E’ stata inoltre ridisegnata la zona delle ulteriori, future ricerche. Ventidue sono in tutto i pezzi ritrovati su varie coste del continente africano. Per chi volesse saperne di più su questo specifico aspetto suggeriamo le due seguenti fonti:

http://www.mh370.gov.my/phocadownload/News/Summary%20of%20Debris%20Recovered%20- %2014Oct2016.pdf

http://www.mh370.gov.my/index.php/en/416-summary-of-possible-mh370-debris-recovered-14-october- 2016

Sulla scomparsa del Boeing 777 va annotato come nel corso del 2016 si sia praticamente concluso lo scandagliamento del fondo marino effettuato su una area di 110.000 km. quadrati. Una area che era stata dettagliatamente delimitata da esperti satellitari, da autorità in correnti marine con la supervisione di professionisti della safety: ebbene la ricerca è clamorosamente fallita, dal momento che nell’area ove si riteneva fosse finito il volo del B777 non è stata rinvenuta traccia del velivolo. Si è deciso di continuare gli scandagliamenti del fondo oceanico che si dovrebbero questa volta concludere a Gennaio/Febbraio del 2017.

Altro argomento di preoccupazione per la comunità aeronautica è il ripetersi di incidenti pressoché giornalieri di “fume events” eventi sui quali ancora vi è molta latitanza da parte delle compagnie aeree.

L’ultimo clamoroso caso, fra i tanti verificatisi nel corso dell’anno, è quello avvenuto il 25 ottobre allorchè un A380 della British Airways decollato da San Francisco diretto a Londra (G-XLEB) ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza a Vancouver in quanto la cabina è stata interessata da un fume event. Il pilota ha dichiarato lo stato di “PAN” ha scaricato il carburante e si è diretto su Vancouver. 25 persone fra passeggeri ed equipaggio sono state portate in ospedale per inalazione di fumo e relativi accertamenti.

Le caratteristiche con le quali si manifesta un fumo tossico possono essere diverse: qualcuno parla di odore simile a quello dei calzini sporchi, qualcuno più semplicemente di odore irritante e disgustoso, ma il particolare su cui riflettere è che in non poche occasioni i piloti hanno dichiarato di essersi sentiti confusi, affetti da vertigini, con irritazioni agli occhi e alla gola, con nausea quasi fossero sul punto di venir meno. I sintomi descritti possono variare da evento a evento così come è capitato che un pilota più dell’altro, che pure era nella stessa cabina, ne ha sofferto in modo più marcato.

Bisogna tener presente che anche se non si è registrata alcuna vittima “ufficiale” direttamente imputabile ad un incidente da fumo tossico, un evento del genere comporta nella pressoché totalità dei casi il dirottamento sull’aeroporto più vicino o, se il fenomeno si manifesta nella fase di salita, all’immediato ritorno all’aeroporto di partenza. Ora è risaputo che anche se l’evento si conclude con tutti i passeggeri che possono raccontare la loro avventura, l’annuncio dato a bordo di una diversione sull’aeroporto più vicino mentre la cabina è piena di vapori o fumi, non è certo l’esperienza più rassicurante che possa accadere ad un passeggero.

Nel corso dell’anno anche la nostra stampa nazionale si è occupata di questo argomento nel riportare la notizia di un pilota francese della compagnia EasyJet il quale ha citato in giudizio il suo datore di lavoro presentando istanza al procuratore di Bobigny (Île-de-France) per “attentato involontario all’integrità della persona, messa in pericolo della vita altrui e inganno”. Su quest’ultimo caso abbiamo pubblicato una specifica Newsletter in data 20 ottobre 2016.

Incidenti significativi

Fra gli incidenti senza vittime, che si sono verificati nel corso dell’anno ci soffermiamo su tre in particolare.

  •  3 agosto 2016. All’aeroporto di Dubai, un Boeing 777 della Emirates (A6-EMW) viene praticamente distrutto dal fuoco che divampa in un motore subito dopo la toccata sulla pista di atterraggio. Il rapporto preliminare emesso con encomiabile solerzia in data 7 settembre non precisa se il TO/GA è stato attivato nel momento in cui il pilota ha iniziato la riattaccata. Comunque nelle appendici del rapporto è mostrata una pagina del FCOM (Flight Crew Operating Manual) che descrive la procedura del go-around avvertendo: “The TO/GA switches are inhibited when on the ground and enabled again when in the air for a go around or touch and go.” Durante le operazioni di soccorso in favore di equipaggio e passeggeri un vigile del fuoco ha perso la vita.
  • 29 ottobre 2016. All’aeroporto di Chicago O’Hare, un Boeing 767 di American Airlines (N345AN) viene interessato da un incendio al motore durante la fase di decollo. Anche se i danni all’aeromobile non sono stati così estesi come nell’evento di Dubai, non si sa ancora se l’aereo potrà tornare in linea. Il rapporto preliminare emesso dall’NTSB parla di frattura da fatica specificando che: “The right hand engine’s stage 2 high pressure turbine disk had fractured into at least 4 pieces, one piece went through the right hand wing, over the fuselage and into a UPS warehouse” (vedi immagine sottostante).
  • 5 agosto 2016 aeroporto di Bergamo. Un Boeing 737 della Dhl (HA-FAX) appartenente al vettore ASL-Hungary finisce fuori pista durante la fase di atterraggio a Bergamo; l’aereo proveniva da Parigi CDG. L’ANSV ha emesso in data 21 settembre un rapporto preliminare nel quale si specifica che l’aereo stava effettuando un atterraggio ILS sulla pista 28 con vento da 310 gradi a 15 nodi, ma toccava la pista ben 2000 metri oltre la testata. Nelle 48ore che hanno preceduto l’incidente, avvenuto alle 04.07 ora locale, risulta che i due piloti avevano effettuato voli notturni anche nelle due notti precedenti. Si tratta di voli denominati in gergo “red eye flights

Attentati contro velivoli di linea

Premettendo che ancora non si hanno dettagli su quanto realmente accaduto a bordo di Egyptair 804, allo stato attuale di conoscenza, l’unico atto perpetrato nel 2016 contro aerei di linea che ha provocato vittime è quello occorso il 3 febbraio all’Airbus di Daallo Airlines del quale abbiamo trattato. Dalle indagini effettuate il congegno esplosivo era contenuto in un laptop consegnato a un passeggero (l’unica vittima risucchiata all’esterno dopo che si era verificato un foro sulla carlinga provocato dall’esplosione) da due addetti aeroportuali.

Servizi Cargo

Nel 2016 non sono mancati incidenti mortali a velivoli in servizio tutto-cargo, o courier. Il nostro database (www.air-accidents.com) ne registra cinque:

  • 8 gennaio. Canadair RJ200 (SE-DUX) in volo da Oslo a Tromso, precipita durante la fase di crociera provocando la morte dei due membri di equipaggio. Il rapporto investigativo è stato pubblicato il 12 dicembre: “The accident was caused by insufficient operational prerequisites for the management of a failure in a redundant system.” Ciò che si è verificato è la perdita di consapevolezza situazionale a seguito di un guasto all’IRU, Inertial Reference Unit.
  • 9 marzo. Un Antonov 26 della True Aviation (S2-AGZ) , compagnia del Bangladesh, precipita subito dopo il decollo dal’aeroporto di Coxs Bazar. Morti i 3 occupanti. 31 ottobre. DHC4 della compagnia indonesiana Trigana Air Service (PK-SWW). L’aereo ha impattato una montagna a quota 3650 metri, a 12 kilometri dall’aeroporto di destinazione, Ilaga. Morti i 4 occupanti. Da notare che in data 15 agosto 2016 la statunitense FAA ha riammesso l’Indonesia sotto il rating “1”. Secondo il corrente rapporto della FAA tutti gli Stati rientrano sotto la categoria “uno” (“meets ICAO standards”) tranne:
  • -Bangladesh
  • -Barbados
  • -Curacao
  • -Ghana
  • -Sint Maarten
  • -Thailandia
  • -Uruguay
  • 5 dicembre. Swearingen SA227 Metro III della compagnia Usa Key Lime Air (N765FA). L’aereo è precipitato in località Pelham, Georgia, Usa, appena lasciata la quota di crociera per iniziare la discesa verso la sua destinazione Albany, Regional Airport. A bordo solo 1 pilota.
  • 21 dicembre. Boeing 727 colombiano della Aerosucre (HK4544). Non è riuscito a guadagnare quota al decollo ed è precipitato a pochi metri dalla fine pista dell’aeroporto Puerto Carreno di Cumaribo in Colombia; 5 morti ed 1 superstite. L’aereo era diretto a Bogota.

Decessi ai comandi

Chi ci segue sa bene che il caso di un pilota che muore ai comandi di un aereo di linea viene da noi considerato come un incidente a tutti gli effetti. Anche nell’anno 2016 purtroppo dobbiamo registrare l’evento di un pilota deceduto ai comandi di un velivolo di linea.

E’ accaduto il 1 marzo 2016 su un A321 della Saudia in volo da Bisha a Riyadh. Il capitano aveva 50 anni è morto ai comandi e l’aereo è stato portato a destinazione senza particolari problemi dal copilota. Nell’incidente dell’anno precedente, il 2015, il 5 ottobre durante il volo American Airlines 550 tra Phoenix e Boston il capitano di anni 57 anni è mancato per un attacco cardiaco. Il secondo pilota ha dirottato su Syracuse ove l’Airbus 320 è atterrato senza ulteriori problemi.

Il 21 marzo 2016 Paul Whyte pilota (first officer) presso la Qantas, è morto quando il suo Cessna 172 (VH-XZZ) è precipitato in mare durante un volo privato originato dall’aeroporto di Lismore. La stampa australiana ha ripetutamente avanzato l’ipotesi di suicidio per problemi familiari. L’ATSB australiana sta conducendo una inchiesta la quale ancora non si è conclusa. Il relitto del velivolo è stato individuato.

Lo stato di salute mentale dei piloti di linea è stato recentemente oggetto di uno studio dell’EASA che ha proposto alcune raccomandazioni alla Commissione Europea. L’argomento è stato commentato nella nostra Newsletter n. 48/2016.

Nella tabella 2 proponiamo i dati relativi alla criticità delle varie fasi di volo. I dati si riferiscono al triennio 2014-2016 e prendono in considerazione tutte le tipologie di volo con esclusione degli atti ostili.

Come si può osservare se si escludono incidenti avvenuti in territori dell’Europa dell’est, è l’area europea occidentale quella più virtuosa con 1 incidente fatale ogni 20.1 milioni di decolli, seguono Nord America e Medio Oriente rispettivamente con un incidente ogni 3.2 milioni di decolli e 2.9, seguita da Asia/Pacifico, Caraibi/Sud America, all’ultimo posto il continente africano con un incidente ogni 268 mila decolli. La regione Europa risulta comunque al primo posto anche includendo gli incidenti avvenuti nei paesi ex-URSS.

Facciamo presente che il nostro sito oltre ad offrire una ampia varietà di statistiche è l’unico a fare una distinzione fra paesi europei “occidentali” e quelli appartenenti all’ex Europa “orientale”. Nell’anno 2016 dei 9 incidenti occorsi nella regione europea, ben 7 sono avvenuti in Paesi da noi ricompresi sotto la regione EEU (Eastern Europe Countries).

Sei dei sette incidenti hanno coinvolto specificatamente vettori EEU.

Il distacco fra la sicurezza finora offerta dai vettori europei è ben evidenziata nel grafico sovrastante.

N.B. Nella sovrastante comparazione non è possibile riportare il 2016 in quanto i dati di fonte Istat sulle vittime stradali vengono resi noti nel mese di giugno dell’anno successivo a quello di riferimento. AAR- Safety Newsletter (52/16), 30 Dicembre 2016

(tratto da www.air-accidents.com)

Di |2017-01-03T20:08:35+01:0030 Dicembre 2016|Air News, Compagnie aeree|

UPS ordina 14 Boeing 747-8 Freighters

3 novembre 2016 – Boeing e UPS hanno annunciato un ordine per 14 747-8 Freighters. L’accordo prevede anche un’opzione per l’acquisto di 14 ulteriori aerei cargo. “Questi aerei sono un investimento strategico per incrementare la capacità dei clienti UPS in tutto il mondo”, ha detto Brendan Canavan, presidente di UPS Airlines. “Il 747-8 consentirà a UPS di ampliare il nostro network in nuovi mercati e in quelli esistenti.”

Il 747-8 Freighter è l’aereo cargo più efficiente al mondo, che fornisce agli operatori cargo i costi operativi più bassi di qualunque grande cargo sul mercato. Con il suo caratteristico nose door, l’aereo consente il 16% in più di ricavi rispetto al 747-400F. L’aereo riduce anche l’impronta acustica intorno a un aeroporto del 30% rispetto al suo predecessore.

“UPS non avrebbe potuto scegliere un aereo migliore per soddisfare le sue esigenze di business”, ha dichiarato Brad McMullen, Vicepresidente, Sales Nord America e Leasing di Boeing Commercial Airplanes. “Abbiamo continuato a costruire il 747-8 Freighter sempre meglio, e non vediamo l’ora di vedere UPS introdurre gli aerei nella sua flotta.”

Con 109 747-8 aerei passeggeri e cargo consegnati ai clienti in tutto il mondo, la flotta sta eseguendo con maggiore affidabilità le spedizioni rispetto a qualunque aereo quadrimotore in servizio.

UPS è un leader globale nel settore della logistica e offre una vasta gamma di soluzioni tra cui pacchetti di trasporto e cargo; favorisce la semplificazione del commercio internazionale e la distribuzione di tecnologie avanzate per gestire in modo più efficiente il mondo del business. Con sede ad Atlanta, UPS serve oltre 220 paesi e territori in tutto il mondo.

(tratto da BoeingItaly.it)

Di |2016-11-21T20:21:34+01:003 Novembre 2016|Air News, Compagnie aeree, Costruttori|

La più corta rotta dell’A380

Come si legge dal sito airlineroute.net , Emirates sta per impiegare uno dei suoi quasi 100 Airbus A380 su una rotta particolare: Dubai – Doha. La distanza tra le due capitali dei due Emirati è, usando una comune automobile, di circa 750Km. Un po’ di più di un classico Milano – Roma.

Guardando la cartina, però, si vede come le due città siano affacciate sullo stesso Golfo e che, quindi, per un aereo la distanza sia minore, circa 400km. Questa rotta diventerà quindi la più corta per l’A380 anche se è già  una delle più corte operate con wide body.

Il volo inizierà dal 1 dicembre 2016 e sarà solo uno dei 9 voli giornalieri, tutti operati con Boeing 777.

Di seguito lo schedulato dei voli:

EK841 DXB0745 – 0805DOH 388 D

EK842 DOH0950 – 1200DXB 388 D

Di |2016-11-21T22:09:04+01:002 Novembre 2016|Air News, Compagnie aeree|

Lufthansa dice addio alla sua flotta di Boeing 737

Oggi, 31 ottobre Lufthansa ha detto addio alla sua flotta di Boeing 737 dopo 48 anni. Un B737-300, con la registrazione D-ABEC ( “Karlsruhe”), ha volato da Francoforte ad Amburgo, questa mattina, con un volo speciale: LH9922. Dopo una cerimonia speciale, il capitano e comandante della flotta Ulrich Pade e il suo equipaggio sono tornati  di nuovo a Francoforte nel pomeriggio, con un gruppo di rappresentanti dei media, nonché un numero di dipendenti a bordo.

“Lufthansa ha sempre avuto approcci innovativi per soddisfare le esigenze dei clienti e per sfruttare le opportunità di mercato, ed è questo il motivo per cui abbiamo giocato un ruolo chiave nella creazione e nello sviluppo del B737. Continueremo a perseguire questo approccio innovativo con l’ultima generazione di aerei , “ha dichiarato Harry Hohmeister, membro del comitato esecutivo e Responsabile della Gestione Hub.

Nel corso dei decenni, Lufthansa ha avuto un totale di 148 B737 di quasi tutte le generazioni. All’inizio del 1960, l’allora amministratore delegato di Lufthansa Technik, il professor Gerhard Höltje, spinse avanti il progetto e sostenne lo sviluppo congiunto con Boeing di un jet a corto e medio raggio. Il design della cabina ed il posizionamento dei motori sotto le ali del velivolo erano basati sul aeromobili a lungo raggio del tempo.

Un libro per bambini del 1960 descrisse il Boeing 707 come il padre e il B727 come la madre del piccolo jet nome “Bobby”. Questo divenne il soprannome del piccolo nuovo arrivato. “Il B737 è stato sempre chiamato “Bobby” da parte dei dipendenti Lufthansa e dagli appassionati di aerei. Molti passeggeri e dipendenti hanno dei ricordi legati a questo modello di aeromobile. Vogliamo ringraziare la serie B737  per questi quasi 50 anni di funzionamento affidabile e di successo”, ha detto Klaus Froese, CEO dell’Hub Lufthansa di Francoforte.

Con l’inizio dell’orario invernale, tutti e sei B737-300 rimanenti sono stati messi a terra. Gli aerei verranno trasferiti in Florida nelle prossime settimane, dove saranno rivenduti. In futuro, Lufthansa offrirà servizi continentali con un solo tipo di aeromobile, che si tradurrà in sinergie in vari settori, come ad esempio le licenze dei piloti, assistenti di volo e la pianificazione e la fornitura di parti di ricambio. La famiglia A320 Lufthansa è attualmente composta da circa 150 tra A319, A320 e A321 e comprende anche quattro aerei di ultima generazione – la A320neo.

Il 19 febbraio 1965 Lufthansa è stato il primo acquirente al mondo di 22 Boeing 737-100. Quasi tre anni dopo, il 4 febbraio del 1968, Lufthansa mise il primo B737 con base ad  Amburgo. In breve tempo, il Boeing 737 è diventato il velivolo ideale per i voli a corto raggio. Dopo il B737-200, declinato in varie versioni passeggeri e merci, il primo B737-300 è stato consegnato a Lufthansa nel 1986, e questo ha permesso di offrire un più alto livello di comfort, un minor consume di carburante e bassi livelli di rumorosità rispetto ad altri aerei del periodo.

Nel maggio 1988, i primi co-piloti sono stati addestrati a volare con il B737, che è stato anche il primo aereo a testimoniare la riunificazione delle due Germanie, come è stato il primo aereo ad atterrare nella ex DDR a Lipsia. Un po ‘più tardi, il 2 ottobre 1990, il primo volo Lufthansa con il B737 “Sindelfingen” è decollato a Berlino Ovest. Nell’estate del 2016, al B737 è stato dato un ultimo grande onore quando il velivolo con la registrazione D-ABEK è stato verniciato con i colori della “Fanhansa” e ha volato in Francia con la squadra nazionale di calcio tedesca a bordo.

(tratto da lufthansa.de)

Di |2016-11-16T20:39:25+01:001 Novembre 2016|Air News, Compagnie aeree|

SAS riceve il suo primo Airbus A320Neo

Scandinavian Airlines (SAS) ha ricevuto ieri il primo dei 30 aeromobili A320neo ordinati diventando così il primo vettore della Scandinavia a operare l’aeromobile a corridoio singolo più efficiente al mondo in termini di consumo di carburante.

SAS ha ordinato l’A320neo nell’ambito della propria strategia di modernizzazione della flotta con aeromobili più efficienti in termini di consumi di carburante, che riducono l’impatto sull’ambiente anche in termini di emissioni e rumore. L’A320neo va ad aggiungersi alla flotta già esistente di aeromobili Airbus, costituita da 25 aeromobili della Famiglia A320, otto A330 e otto A340.

L’A320neo di SAS ha una comoda configurazione a classe unica con 174 poltrone. L’aeromobile è equipaggiato con motori LEAP-1A di CFM International e sarà utilizzato sulle rotte di corto e medio raggio dalle basi scandinave alle diverse destinazioni europee. Il nuovo velivolo è immatricolato come LN-RGL (msn 7290)

La Famiglia A320 è la famiglia a corridoio singolo più venduta al mondo, con oltre 12.750 ordini dal suo lancio e oltre 7.200 aeromobili consegnati a più di 300 operatori nel mondo. La Famiglia A320neo racchiude le più recenti tecnologie, fra le quali motori di nuova generazione e dispositivi alari Sharklet che, insieme, generano una riduzione di oltre il 15% dei consumi di carburante dal primo giorno e di oltre il 20% entro il 2020.

(Agenzia di stampa TT&A)

Di |2016-10-28T07:24:42+02:0028 Ottobre 2016|Air News, Compagnie aeree, Costruttori|

Airbus celebra la consegna del decimillesimo aeromobile

Airbus celebra oggi la consegna del decimillesimo aeromobile – un A350-900 destinato a Singapore Airlines. Questo importante evento è stato accompagnato da una speciale cerimonia che si è svolta a Tolosa, alla presenza di Tom Enders, CEO di Airbus Group e Goh Choon Phong, CEO di Singapore Airlines.

L’aeromobile consegnato oggi è il sesto A350-900 di Singapore Airlines su un ordine complessivo di 67 aeromobili. Questo A350-900, con lo speciale logo “10,000th Airbus” sarà utilizzato a fine mese per il lancio, da parte del vettore, di nuovi servizi non-stop tra Singapore e San Francisco.

La decimillesima consegna di Airbus coincide con il periodo nel quale il costruttore ha raggiunto il più elevato livello di produzione di tutti i tempi. Airbus è inoltre sulla buona strada per consegnare, quest’anno, almeno 650 aeromobili della sua ampia gamma. Queste consegne comprenderanno degli aeromobili da 100 a oltre 600 posti, in grado di rispondere efficacemente ai bisogni dell’insieme delle compagnie aeree, dalle operazioni ad alta frequenza e di corto raggio ai voli intercontinentali più lunghi al mondo.

“Fin dalle origini, Airbus ha avuto l’innovazione al cuore delle proprie attività” ha dichiarato Tom Enders, CEO di Airbus Group. “Ed è proprio questo che ci ha consentito di sviluppare la nostra famiglia di aeromobili, considerata oggi la più moderna e completa al mondo. E grazie all’importanza che attribuiamo a Ricerca & Sviluppo, all’innovazione continua e all’ottimizzazione dei nostri prodotti, potremo mantenere una lunghezza d’anticipo e consegnare ai vettori il meglio di quello che il nostro settore è in grado di offrire”.

“Siamo particolarmente fieri di celebrare questo anniversario con Singapore Airlines – cliente e partner di lunga data di Airbus. Oggi SIA Group utilizza tutti i tipi di Airbus disponibili nella nostra gamma. Non esiste modo migliore per riconoscerne il valore e ci teniamo a ringraziare l’insieme di SIA Group per la fiducia che ci è stata continuamente rinnovata, la sua partnership e il suo supporto”.

“È un onore per Singapore Airlines ricevere il decimillesimo aeromobile consegnato da Airbus. Gli aeromobili Airbus hanno ampiamente contribuito al successo di Singapore Airlines nel corso dei decenni e siamo fieri di condividere questo importante evento con il nostro partner di fiducia di lunga data”, ha dichiarato Goh Choon Phong, CEO di Singapore Airlines. “La consegna di oggi mostra il percorso fatto da Airbus in alcune decine di anni. A nome del personale e del management di Singapore Airlines ci tengo a congratularmi con Airbus per aver raggiunto questo incredibile traguardo”.

Singapore Airlines ha ordinato il primo aeromobile ad Airbus nel 1979 e, nel corso degli anni, il vettore e le sue filiali hanno ordinato ogni nuovo tipo di aeromobile prodotto da Airbus. Oggi il vettore principale opera degli A330, A350 XWB, e A380, mentre le filiali regionali, Silkair e Tigerair operano aeromobili a corridoio singolo della Famiglia A320.

Airbus ha consegnato il suo primissimo aeromobile, un A300B2, a Air France, il 10 maggio 1974. Dopo aver lavorato, agli inizi, esclusivamente nel settore wide body, con i suoi A300 e A310, il costruttore si è lanciato sul mercato degli aeromobili a corridoio singolo, nella metà degli Anni Ottanta, con il suo best-seller, l’A320. Le tecnologie utilizzate per l’A320, che hanno stabilito nuovi standard nella progettazione degli aeromobili, sono state utilizzate sugli A330 e A340 agli inizi degli Anni Novanta, introducendo per la prima volta delle caratteristiche operative simili su aeromobili a corridoio singolo e wide body.

Gli elevati livelli di similitudine fra i diversi tipi di aeromobile sono una caratteristica propria di Airbus. Questo spirito di familiarità si ritrova nell’insieme dei prodotti dell’azienda, e comprende l’A380 a doppio ponte e il nuovissimo A350 XWB per il lungo raggio, operativo dallo sorso anno.

Grazie al processo di continuo miglioramento dei prodotti della società, gli aeromobili Airbus sono stati ottimizzati in maniera regolare anno dopo anno e ogni nuovo sviluppo ha portato vantaggi significativi in termini di riduzione dei consumi di carburante, di affidabilità tecnica operativa, e di confort. In questi ultimi anni la società ha investito nello sviluppo della Famiglia A320neo, operativa da quest’anno, e della Famiglia A330neo, attualmente in fase di sviluppo e la cui prima consegna è prevista per la fine del 2017.

Inoltre, lo sviluppo della seconda versione del nuovissimo A350 XWB, l’A350-1000, è in fase avanzata. Si prevede che l’aeromobile compia il primo volo entro la fine dell’anno, con la prima consegne nel corso del secondo semestre del 2017. Insieme, le diverse versioni della Famiglia A350 XWB ridefiniscono i voli di lungo raggio sul mercato degli aeromobili a doppio corridoio di maggiore capacità, offrendo una riduzione del 25% dei consumi di carburante e introducendo nuovi livelli di confort grazie a maggiore spazio personale a disposizione in tutte le classi.

La linea di prodotti Airbus comprende attualmente un totale di 16 versioni appartenenti a quattro famiglie di aeromobili: A320, A330, A350 XWB e A380.
Airbus ha registrato oltre 16.700 ordini per le diverse versioni dei propri aeromobili e i suoi aerei sono attualmente operati da oltre 400 compagnie aeree nel mondo. Il backlog della società, che comprende 6.700 aeromobili da consegnare, è il più elevato mai registrato da un costruttore, e costituisce circa 10 anni di produzione a pieno regime ai ritmi attuali.

(Agenzia di stampa TT&A)

Di |2016-11-16T20:39:26+01:0014 Ottobre 2016|Air News, Compagnie aeree, Costruttori|

Airbus Foundation sostiene le ONG per inviare aiuti a Haiti

Airbus Foundation e Azione Contro la Fame – France (ACF), hanno utilizzato un aereo per i test Airbus A330 per trasportare circa 20 tonnellate di aiuti umanitari ad Haiti. L’aeromobile ha anche trasportato 29 ufficiali della protezione civile e volontari di altre ONG – Fondation Veolia, Première Urgence, Handicap International, Humedica e Medair, oltre ad ACF – a Haiti. Gli aiuti umanitari sono stati caricati la scorsa notte su un A330 a Lione e sono decollati questa mattina con destinazione Port-au-Prince.

Gli aiuti saranno distribuiti alle popolazioni in stato di necessità a Haiti, colpita la scorsa settimana dell’Urgano Matthew. Le merci sono state raccolte da ACF e comprendono attrezzature per la depurazione dell’acqua, scorte di acqua potabile, equipaggiamenti domestici e kit familiari per l’igiene personale. 

“Dare aiuto alle vittime di questo devastante tifone che ha colpito Haiti la settimana scorsa è attualmente una delle grandi priorità di Airbus, ed è particolarmente importante per noi aiutare le vittime ad avere accesso all’acqua potabile”, ha dichiarato Fabrice Brégier, CEO di Airbus.

“Lavorare con le NGO, che fanno un lavoro davvero vitale, è al cuore della missione di Airbus Foundation”, ha dichiarato Andrea Debbane, Executive Director di Airbus Foundation. “Attraverso la collaborazione e le partnership stiamo utilizzando diversi prodotti e servizi, fra cui un elicottero per il trasporto e immagini satellitari per la valutazione dei danni”.

Di recente, Airbus, attraverso la sua Fondazione, ha costruito un network globale di compagnie aeree e organizzazioni di soccorso per sostenere le cause umanitarie internazionali. In numerose occasioni sono stati utilizzati i voli di consegna degli aeromobili nuovi – ancora da consegnare – per trasportare merci alle popolazioni in necessità in ogni parte del mondo. Questo è il 48esimo volo umanitario facilitato da Airbus, per una delle tante destinazioni nel mondo.

Grazie al network unico di operatori di elicotteri nell’area, Airbus Helicopter Foundation, sorella di Airbus Foundation, ha coordinato i voli con gli elicotteri nel giro di poche ore dopo che l’uragano aveva colpito Haiti.  A oggi, Airbus Helicopter Foundation è riuscita a sostenere diversi stakeholder umanitari, in particolare la Federazione Internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e il centro di Crisi del Ministero della Difesa francese, e il lavoro prosegue.

(Agenzia di stampa TT&A)

Di |2016-11-23T00:59:42+01:0012 Ottobre 2016|Air News, Costruttori|