Circa Ricardo Baldassarre

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Pubblicato il Documento di Richiesta di Sospensione Spotting

Il documento di richiesta di sospensione del divieto di accesso è ora pubblico

Avendo accertato che tutti gli Enti interessati hanno recepito il nostro documento, pubblichiamo il testo integrale con cui chiediamo ad ENAC la sospensione del divieto di accesso in area “lato volo”, affermando la nostra totale estraneità alla celata ipotesi di potenziale pericolo per la sicurezza aerea, visto il recente aggiornamento del PNS (Piano di Sicurezza Nazionale) che di fatto ci esclude dalla possibilità di accesso in area aeroportuale.

Preghiamo gli associati e gli appassionati di voler divulgare il presente documento che segna il primo passo ufficiale nel percorso di riconoscimento delle nostre attività aeroportuali interne ed esterne presso gli Organi Istituzionali.

Auspichiamo di poter essere presto ricevuti e ascoltati, con l’ipotesi che, in caso contrario, adotteremo idonee iniziative di protesta civile.

Spett.le
E.N.A.C. ENTE NAZIONALE AVIAZIONE CIVILE
Direzione Centrale Coordinamento Aeroporti
Ing. Giuseppe Daniele CARRABBA
Via Gaeta, 8
00185  ROMA

Spett.le
E.N.A.C. ENTE NAZIONALE AVIAZIONE CIVILE
Direzione Security
Dott.ssa Patrizia TERLIZZI
Viale Castro Pretorio, 118
00185  ROMA

e, p.c.

Spett.le  E.N.A.C.
ENTE NAZIONALE AVIAZIONE CIVILE
Direzione Aeroporto Milano-Malpensa
Dott. Massimo BITTO
AEROPORTO DI MILANO MALPENSA

UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO
S.E. il Sig. PREFETTO
Dott. Giorgio ZANZI
Piazza Libertà, 1
21100   VARESE

AL MUNICIPIO
Preg.mo Sindaco
Sig. Mauro CERUTTI
Via A. Moro, 3
21010  FERNO  (VA)

Spett/le
SEA S.p.A.
Direzione Relazioni Esterne
Dott. Claudio DEL BIANCO
AEROPORTO DI MILANO LINATEIn qualità di Presidente di Clipper – Associazione Italiana Amici dell’Aviazione, associazione culturale senza fini di lucro – C.F. 9201911015 – con sede in Ferno (VA) via A. Moro 3, mi pregio segnalare alle SS.LL. quanto segue:

PREMESSA

Dal 1995 l’Associazione Clipper si occupa di divulgare la cultura aeronautica dell’Aviazione Civile attraverso molteplici attività che svolge a favore di appassionati, studenti e di chiunque abbia interesse, in particolare, ad approfondire le conoscenze tecnologiche delle attività aeroportuali di Milano – Malpensa.

Da 20 anni essa riunisce presso l’Aeroporto di Malpensa numerosi appassionati di aviazione civile e “spotters” (fotografi di aeromobili) provenienti dall’Italia e dall’Estero, con l’ausilio e la collaborazione del Gestore Aeroportuale per il supporto logistico e della Direzione della Polizia di Frontiera Aerea per la supervisione preventiva di sicurezza, organizzando gli eventi programmati in piena aderenza con le previste normative.

Attraverso questa attività, Clipper promuove, altresì, l’aggiornamento storico dello sviluppo aeroportuale e delle Compagnie Aeree che si alternano nel corso degli anni sul nostro Aeroporto.

IL CASO

Mercoledì 9 Maggio 2012, nella mia qualità di responsabile organizzativo degli eventi “airside” di Clipper, sono stato convocato dall’Ufficio Sicurezza della Polizia di Stato di Malpensa, per essere informato che, a seguito dell’emanazione del nuovo PNS (Piano di Sicurezza Nazionale), l’accesso dei nostri gruppi in area aeroportuale (perimetrale) avrebbe subito l’immediata sospensione – fino a data da destinarsi – in quanto tale attività non è espressamente prevista dal predetto regolamento, del quale cito la parte a noi attinente, estrapolata dall’art. 1.2.1.1.1: “Sono escluse visite scolastiche nonché iniziative turistiche e similari”.

Con estrema immediatezza diffondevo la notizia ai nostri iscritti, peraltro prenotati fino al prossimo dicembre 2012, al fine di potersi meglio riorganizzare.

NATURA DELLE ATTIVITÀ INTERNE

Le manifestazioni organizzate all’interno del perimetro aeroportuale, coerenti con gli obiettivi statutari della nostra Associazione, sono finalizzate all’osservazione, all’approfondimento e alla divulgazione di specifiche conoscenze tecniche legate all’attività di handling, alle operazioni di volo e di rullaggio degli aeromobili,  nonché all’osservazione delle livree con cui le numerose Compagnie di navigazione aerea rappresentano e promuovono sempre più spesso all’estero i caratteri e le tradizioni dei Paesi di appartenenza.

Lo stazionamento dei partecipanti in area perimetrale, cioè in area decisamente decentrata rispetto a quella riservata al movimento degli aeromobili, è stato sempre modulato e adattato, di volta in volta, in base allo scenario operativo, sempre in stretto contatto con il personale della Sicurezza, nonché con la sala operativa della Torre di Controllo e la Direzione di Scalo.

Al fine di agevolare lo scambio delle nostre esperienze con le associazioni europee a noi collegate, dal 2004 è stato introdotto nel nostro programma il “Clipper’s Day International”, una serie di meeting internazionali finalizzati a riunire a Malpensa gli spotter provenienti dall’estero.

Esso si è rivelato un modello molto ben impostato nella sua organizzazione, risultato dall’amalgama di due esperienze: quella italiana, basata sull’affidabilità e la sicurezza dell’organizzazione e quella nord europea relativamente agli aspetti strettamente culturali.

Questa nostra esperienza è divenuta col tempo un “esempio” di livello internazionale, recentemente riprodotto, all’inizio di maggio 2012, presso l’Aeroporto di Madrid-Barajas a cura della locale “Asociación AIRE”, nostra partner, che ha realizzato nel suo interno, cioè in airside, il proprio “Open Day” nato appunto dall’esperienza italiana.

L’aeroporto di Malpensa è peraltro ritenuto, soprattutto a partire da questi ultimi cinque anni, uno scalo particolarmente interessante dal movimento spotteristico nazionale e internazionale per la molteplicità delle compagnie aeree estere ivi operanti.

Per meglio comprendere la portata quantitativa e qualitativa dell’esperienza acquisita, invito a visionare, ad esempio, il seguente link ove sono documentati numerosi commenti degli ospiti esteri del 2010:

Tutti gli anni, in occasione di una delle giornate dedicate al “Clipper’s Day International” di settembre, celebriamo una sentita commemorazione in ricordo delle vittime dell’11 Settembre, evento che ha coinvolto, oltre i passeggeri dei velivoli e i cittadini di New York, anche il Personale di volo.  All’atto della commemorazione, viene data notizia, via radio, anche agli equipaggi in ascolto in aeroporto.

Poiché all’interno della nostra organizzazione sono presenti numerosi giovani, abbiamo sempre mantenuto viva la collaborazione con il mondo della Scuola, svolgendo stages a favore degli Istituti tecnici-aeronautici, inserendo alcune lezioni che nostri esperti hanno propinato all’interno dei programmi delle quarte classi, con l’idea di avvicinare gli studenti all’ambiente aeroportuale, nella prospettiva di un loro futuro inserimento lavorativo.

Tutti gli anni dedichiamo la nostra attenzione alle Associazioni per la disabilità, facendo trascorrere ai ragazzi diversamente abili, all’interno dei Reparti dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato, una giornata espressamente dedicata, terapeuticamente stimolante in quanto molto diversa dalla normale quotidianità dei centri diurni per disabili relazionali.

IL PROGETTO DI CLIPPER – LA RESPONSABILIZZAZIONE DELLO SPOTTER

Nel corso della propria esperienza aeroportuale esterna e interna, peraltro mai contrassegnata da comportamenti pregiudizievoli per la sicurezza, Clipper ha potuto constatare una graduale tolleranza degli organi di sicurezza nei confronti degli spotters, trattandosi di persone generalmente conosciute, in quanto osservate a svolgere “pacificamente” la propria attività fotografica a bordo pista.

Abbiamo così rafforzato con gli uomini della Sicurezza aerea un dialogo sempre più costruttivo, improntato sul senso di fiducia e reciproca collaborazione, in cui gli spotters non fossero più considerati presenze passive e ingombranti, ma protagonisti di un progetto di partecipazione attiva alla tutela esterna dei confini aeroportuali.

Da qualche anno abbiamo infatti pubblicato sul nostro sito internet www.airclipper.com il “Decalogo dello Spotter”, costituito da una serie di suggerimenti e raccomandazioni che portassero gli appassionati a considerarsi utili “Custodi dell’Aeroporto”.

Tutto questo ha contribuito a rimuovere, già a partire da Malpensa e, successivamente su tutto il territorio nazionale, quella “cortina” di diffidenza e sospetto che a lungo, in periodi remoti, ha contraddistinto l’atteggiamento intollerante e a volte repressivo della Sicurezza nei confronti degli appassionati presenti all’esterno del perimetro aeroportuale.

“SICUREZZA PARTECIPATA”: GLI SPOTTER, SENTINELLE DEGLI AEROPORTI

Uno dei nostri progetti è quello di riunire il numeroso mondo degli Spotter italiani in un Albo nazionale, con la collaborazione del Ministero dell’Interno e senza costi aggiuntivi per la P.A., dotando loro di una tessera personale identificativa, sul modello di altri aeroporti nord europei, in particolare quelli del Regno Unito.

Si andrebbe a realizzare così, presso gli Aeroporti italiani, ciò che nei paesi più evoluti vuole identificarsi come “Sicurezza Partecipata Aeroportuale”, un accordo di collaborazione tra le associazioni spotteristiche e gli Organismi di Sicurezza, progetto peraltro già da tempo auspicato dagli stessi.

Si costituirebbe così un sistema integrato di sicurezza aeroportuale, all’interno e all’esterno del Terminal che vedrebbe, oltre alla continua e costante azione svolta dalle Forze di Sicurezza aeroportuali, anche il coinvolgimento attivo dei Cittadini-Spotters, perfettamente in linea con il principio di sussidiarietà orizzontale sancito dalla nostra Costituzione.

Gli effetti di questa forma di collaborazione sono decisamente positivi per la protezione dell’Aeroporto, perché derivanti da una forma bilaterale di collaborazione volontaria, libera, costante e gratuita, prestata da appassionati di Aviazione Civile, dotati di alto senso di responsabilità, portatori di interessi comuni e uniti dal prevalente senso di responsabilità di salvaguardarne la sicurezza aerea;

Con questi presupposti, l’Aeroporto trarrà un enorme vantaggio dagli spotters durante la propria attività fotografica: durante la loro permanenza a bordo pista, in particolare, essi non esiterebbero a segnalare la presenza di persone sconosciute e, quindi, potenzialmente “sospette”, anzi costoro diverrebbero un reale deterrente scoraggiando, anche attraverso l’attività fotografica, eventuali malintenzionati.

Vista da questa prospettiva, infatti, la presenza degli spotters sarebbe tutt’altro che un intralcio alle attività di Sicurezza, come qualcuno potrebbe ancora, anche strumentalmente, ritenere; al contrario sarebbe un validissimo appoggio, peraltro, realtà già da tempo sperimentata positivamente presso altri scali internazionali europei.

CONSIDERAZIONI

Da svariati anni la comunità degli appassionati attende che siano ripristinate le aree aeroportuali destinate allo spotting e all’osservazione delle attività di piazzale, in particolare con vista panoramica sulle aree di movimento, così come già sono presenti presso altri aeroporti dell’U.E., entro spazi appositamente attrezzati e vigilati che generano, tra l’altro, una consistente indotto economico per il Gestore e per le aziende che all’interno forniscono i loro servizi.

A Malpensa la crescente presenza di Clipper ha dimostrato che l’osservazione delle attività di handling ha prodotto effetti estremamente positivi anche per il Territorio; infatti essa ha generato un coinvolgimento più dinamico della popolazione, anzi decisamente obiettivo, partecipativo e mai strumentale, poiché costruito sul concetto dell’osservazione diretta e della corretta informazione acquisita direttamente in loco.

Dal punto di vista sostanziale, veicolare all’esterno la conoscenza delle attività aeroportuali risulta per noi essenziale: lo scalo aereo offre innumerevoli spunti informativi per tutte le fasce d’età, per ragioni puramente fotografiche o per meglio capire come è strutturata l’attività di handling e di manutenzione e, per quanto ci riguarda da più vicino, l’archiviazione storico-pubblica della crescita e dell’evoluzione dell’Aeroporto, ivi comprese le numerose Compagnie Aeree presenti.

L’ambiente aeroportuale, inoltre, non è per noi composto da soli aeromobili e tecnologia: esso è costituito fondamentalmente dal capitale umano proveniente dalle diverse estrazioni professionali, generalmente di altissima specializzazione, il quale è ben lieto di collaborare con noi al fine di meglio valorizzare e veicolare all’esterno le specifiche peculiarità.

Spesso, infatti, si è potuto notare quanto grande fosse la disponibilità dei responsabili dei vari settori nel trasmetterci le proprie esperienze “sul campo”, mossi da una sola importante motivazione: il sentimento di affetto per il mondo dell’aviazione.

Noi apprezziamo questi valori e li esaltiamo attraverso le nostre visite guidate, i nostri convegni a sfondo tecnico, ma anche attraverso gli incontri dedicati al problema della paura di volare, altro argomento che periodicamente affrontiamo con i passeggeri più penalizzati.

IL DIVIETO – CONSEGUENZE PER CLIPPER E LE ASSOCIAZIONI COINVOLTE

Molteplici sono le conseguenze negative di questo improvviso divieto: delusione, disappunto e irritazione sono le sensazioni ricorrenti, non soltanto tra le reazioni di associati e appassionati, ma anche negli ambienti indirettamente coinvolti.  Tutti hanno interpretato tale divieto come una insopportabile azione di repressione di un’attività per natura pacifica e vicina all’Aviazione, attività che mai, a memoria d’uomo, ha penalizzato la sicurezza.

Riteniamo infatti ingiusto questo provvedimento che, di fatto, frappone una netta barriera comunicativa tra ENAC e la società civile degli appassionati, della quale riteniamo orgogliosamente di far parte, con la Scuola e tutto il mondo spotteristico italiano che noi intendiamo con la presente rappresentare:

con questo provvedimento, sostiene l’Associazione Roma Spotter, “…abbiamo il presentimento che tutto possa virare su una persecuzione nei nostri confronti…” e ancora dalla redazione del portale “IL VOLO” “…fatto grave e notevolmente dannoso (se non offensivo) per tutta la comunità italiana di appassionati e spotters…”, così come si evince dalle svariate testimonianze di solidarietà pervenute presso la nostra pagina di Facebook e la Stampa specializzata nazionale e internazionale.

La decisione di ENAC di escludere dall’accesso in Aeroporto – lato volo – le visite scolastiche nonché le iniziative turistiche e similari, la riteniamo decisamente restrittiva e discriminante per la nostra Associazione, considerata la nostra lunga esperienza sul campo,  svolta sempre in accordo con le regole da noi riconosciute e l’assoluta collaborazione bilaterale con le Compagnie di Navigazione Aerea, il Gestore Aeroportuale e tutti gli Enti preposti alla Sicurezza.

A fronte di tale restrizione, che acuisce la delusione collettiva dovuta alla mancanza di idonei spazi espressamente dedicati, si creerà un pericoloso stato di tensione nel mondo degli appassionati, peraltro assidui conoscitori della materia;

Questa improvvisa restrizione non potrà che generare una visione tutt’altro che positiva del rapporto tra il cittadino e l’Amministrazione Pubblica, in particolare vanificando e annullando gli sforzi delle associazioni che come noi, si impegnano a sviluppare progetti culturali a vantaggio della gente comune e, in particolare, delle giovani generazioni, più che mai attratte dalla scienza e da ambienti altamente tecnologici come gli aeroporti.

Per questi motivi, riteniamo tale decisione eccessivamente sproporzionata , in quanto rifiuta e impedisce di fatto lo svolgimento di attività che, per loro specifica natura, sono a favore della sicurezza del volo, anzi la esaltano in maniera innovativa e piacevole, utilizzando percorsi organizzativi pienamente compatibili con le normative di sicurezza.

Per quanto ci riguarda direttamente, non ci resta che interpretare questa restrizione come l’annullamento della storia ventennale di Clipper e del nostro operato sul Territorio, in una fase storica dove, al contrario, le Autorità aeroportuali di quasi tutti i Paesi Europei consentono e promuovono le medesime iniziative con la realizzazione di specifici progetti di accoglienza opportunamente dedicata che, peraltro, hanno già prodotto consistenti benefici economici per i Gestori aeroportuali e per tutti i soggetti interessati.

CONSEGUENZE ECONOMICHE SUL TERRITORIO

Oltre alle ripercussioni che indubbiamente graveranno sul nostro settore culturale, si verificheranno danni rilevanti anche all’economia alberghiera e aerea: in particolare, con effetto immediato si sono registrate le prime cancellazioni di prenotazioni dall’estero, con cospicue perdite economiche in un settore già penalizzato dalla crisi del trasporto aereo.

L’ESPERIENZA EUROPEA

Le attività che la normativa italiana va a ostacolare, sono invece consentite all’Estero dalle Autorità Aeroportuali, anzi massicciamente favorite dai Gestori: terrazze, colline di osservazione, tour guidati all’interno del sedime aeroportuale, ivi compreso il libero ascolto delle comunicazioni aeronautiche in aree “airside” appositamente attrezzate sono diventate un vero “business”.

Quì elenco una serie di Aeroporti che già da numerosi anni offrono la possibilità di ottenere tutto questo, consentendo di svolgere, previa prenotazione online sui siti ufficiali:

  • all’esterno l’attività fotografica amatoriale libera per tutti con aree specificamente riservate ed attrezzate;
  • all’interno, con un contributo d’ingresso per la maggior parte: Zurigo, Francoforte, Monaco di Baviera, Liverpool, Düsseldorf, Stoccolma, Manchester, Brussels, Colonia, Amsterdam, Praga, Stoccarda e Bratislava ne costituiscono una parte.

Infine, se pur non appartenente alla U.E. cito l’aeroporto di Tel Aviv che, pur essendo considerato uno degli aeroporti più monitorati al mondo sotto il profilo della sicurezza, tollera l’attività di spotting all’esterno e all’interno, evidentemente controllandone direttamente l’organizzazione.

CONCLUSIONI

Noi che ci riteniamo amici, appassionati, estimatori, cultori, nonché custodi dei nostri aeroporti, ci chiediamo il perché di questa improvvisa restrizione. Molte sono le domande che noi ci poniamo:

  • Forse siamo improvvisamente divenuti pericolosi per la sicurezza aerea con i nostri potenti teleobiettivi ?
  • L’improvviso inasprimento delle regole implica l’inaffidabilità dei nostri aeroporti sotto il profilo della sicurezza? I passeggeri possono ancora ritenersi al sicuro?
  • Perché all’Estero tutto ciò viene autorizzato, anzi promosso e agevolato?
  • O ancora, le nostre attività fotografiche amatoriali vanno casualmente a penalizzare eventuali interessi di pochi ?
  • Forse gli Enti della Sicurezza non possono essere distratti dalle loro funzioni primarie per agevolare attività “turistiche” ?

 

Noi di Clipper e tutta la comunità di appassionati consideriamo la Polizia di Frontiera Aerea di Malpensa e tutte le FF.OO. aeroportuali meritevoli della nostra massima considerazione per la professionalità rigorosamente dimostrata alla nostra comunità durante il loro servizio, pur riconoscendone le finalità e l’assoluta responsabilità all’interno e all’esterno dei confini aeroportuali.

Alla luce di quanto declinato nella presente, attraversando la nostra storia associativa in maniera sommaria, ma tuttavia sufficientemente esaustiva a descrivere le esigenze del mondo spotteristico aeronautico italiano che crediamo di poter rappresentare, chiedo a codesta Direzione di voler:

 sospendere al più presto il divieto contenuto nell’articolo 1.2.1.1.1 del P.N.S. per la frase seguente “Sono escluse visite scolastiche nonché iniziative turistiche e similari”

consentendo che le attività di Clipper riprendano regolarmente la loro programmazione, con l’obiettivo di avviare immediatamente una fase di osservazione e approfondimento volta, qualora necessario, alla eventuale regolamentazione di un settore, che presso l’Aeroporto di Milano – Malpensa può vantare un’esperienza e un alto grado di affidabilità ben conosciuti a livello internazionale.

Personalmente e a nome di tutti gli appartenenti al movimento, sono certo che ENAC, a cui va tutta la nostra stima di cittadini e al tempo stesso di passeggeri, ma soprattutto di appassionati, rivedrà quella che noi riteniamo una decisione oltremodo affrettata, quanto inconsapevole dei numerosi vantaggi sociali ed economici per la Società, il Territorio e l’Aeroporto, già danneggiati dagli effetti negativi di una crisi del Trasporto Aereo che non vede al momento, una concreta via d’uscita.

Per questo e per ogni altra ragione che dovesse evidenziarsi, mi rendo molto disponibile a collaborare con codesta pregiata Direzione mettendo a disposizione la propria esperienza per una disamina più accurata della problematica e sempre aderente alle normative di sicurezza previste.

Fiducioso in un positivo e rapido riscontro della presente, volto ad evitare ulteriori conseguenze negative per l’Associazione Clipper, le Associazioni collegate, il movimento degli appassionati e soprattutto per l’alto livello di reputazione che le nostre iniziative hanno riscosso a livello internazionale, con la partecipazione di tutti i soggetti che ne hanno finora consentito la realizzazione,

rivolgo i miei distinti saluti,

Giorgio De Salve Ria (Presidente Clipper)

347-4308794  –  limc@libero.it  –  Ferno, 31 Maggio 2012

Di |2019-11-16T21:09:39+01:0016 Giugno 2012|Avvisi agli associati|

Trip Report da Madrid: Il Museo dell’Ejercito del Aire

Il Museo dell’Ejercito del Aire Spagnolo è localizzato appena a sud del centro di Madrid, nello storico aeroporto di Cuatro Vientos. Raggiungibile con la metropolitana (Linea 10) e…poi con una camminata di circa 1,5 Km lungo una trafficata superstrada! La fatica è però ricompensata da una visita che presenta molti motivi di interesse!

L’accesso al museo è gratuito e l’apertura è giornaliera (tranne il Lunedi) ma solo in mattinata, dalle 10.00 alle 14.00. A disposizione del visitatore una piccola caffetteria. Non ho invece visto il classico “bookshop”.

L’intera struttura è attentamente sorvegliata da uno stuolo di giovani vigilanti che letteralmente pedinano con discrezione i visitatori, impedendo ogni movimento al di fuori dalle aree permesse.

La collezione è notevole e comprende più di 150 tra aerei, elicotteri, autogiri ed alianti (ma non li ho contati…) e numerosi altri pezzi quali attrezzature aeroportuali, armamenti, simulatori; è suddivisa tra alcuni hangar dove sono conservati gli aerei fino agli anni 50 circa. Una vasta area espositiva esterna è dedicata agli aerei più recenti e di dimensioni più ragguardevoli. Il materiale informativo è normalmente bilingue: spagnolo ed Inglese.

Gli aerei conservati al coperto sono in ottimo stato di conservazione (presso il museo è attiva una unità di restauro), mentre la verniciatura di quelli all’aperto risente del soleggiato clima Madrileno.

Come sempre non è facile fare buone foto all’interno degli hangar, in questo caso però la situazione è decisamente migliore rispetto a molte altre realtà simili: la luce (sempre naturale) è buona e la distanza relativa tra i singoli pezzi (e comunque la loro disposizione) è accettabile. La situazione all’esterno è migliore, anche se in questo caso si potrebbe fare meglio (in termini di spaziatura) per agevolare i fotografi.

La raccolta “copre” di fatto l’intera storia dell’Aviazione Militare in Spagna, comprendendo anche diversi “pezzi” non facilmente visibili in altre nazioni. Numerosi anche gli aerei appartenuti ad altre Aviazioni Militari (alcuni Mig ex DDR, i “soliti” Svedesi…).

Bando alle ciance, largo alle foto! Cominciamo dagli aerei (e missili) esposti all’esterno:

Una delle star, questo bellissimi Boeing KC-97L Statotanker utilizzato dallAviazione Militare Spagnola:

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Di grande interesse questo Casa 352, la copia “spagnola” del sempiterno Junkers Ju.52:

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Accanto ad un originale:

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Un bel DC-3/C-47 è presente ovunque:

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Ed il successovo Douglas DC-4 in rappresentanza dei grandi plurimotori a pistoni:

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Il Casa C.207 Azor è una derivato locale dalla serie Convair Metroliner (ce ne sono due esposti):

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Il più famoso rappresentante della categoria anfibi (è infatti dotato anche di normale carrello di atterraggio), purtroppo questo Catalina è in pessime condizioni e necessita di un restauro a breve scadenza:

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Un altro Anfibio, famosissimo anche in Italia negli anni ’50,’ ’60 e ’70 fino alla sua sostituzione con gli elicotteri HH-3F, il sempiterno Albatross:

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La categoria è completata poi da un più recente Canadair CL-215.

Questo Lockheed Orion è una acquisizione recente ed è ancora in fase di rimontaggio:

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Bireattore Spagnolo del dopoguerra, il Casa (Hispano Suiza) Saeta è presente al Museo in tre diversi esemplari, questo è quello conservato esternamente, appartenete all’ultima versione costruita:

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Il T-6 è stato un classico ovunque (altri due esemplari sono esposti al coperto):

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Uno scorcio della nutrita “fighter’s alley

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Dove tra i pezzi più particolari questo Casa-Northrop RF-5°, versione “photo-recce” del notissimo Freedom Fighter costruita solo in Spagna (a fianco vi è un “normale” F-5A con camouflage desertico). Notare la finestrella della macchina fotografica nel muso del velivolo:

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Il Mirage III rimane uno dei miei preferiti caccia Mach 2 della prima generazione:

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Ma il cuore batte sempre forte per lo spillone (sull’altro lato nei colori della tedesca Luftwaffe):

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Tra gli altri, questo stupendo Sabre nei colori della pattuglia acrobatica dell’epoca:

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Un altro F-86 è esposto al coperto, con il pannello che ricopre il vano delle mitragliatrici M2 sostituito da un trasparente:

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Il Phantom ha rappresentato per anni la prima linea dell’Aviazione Spagnola, sia in versione caccia-bombardiere (F-4C) che ricognitore (RF-4C):

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Il Mig 17, nei colori dell’aeronatica Bulgara, apre l’infilata dei caccia sovietici. Dietro si intravedono MiG-21, MiG-23 e Su-22 (tutti ex-DDR):

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Esposti internamente, purtroppo in modo decisamente poco fotogenico, due dei pezzi più interessanti. Si tratta di due versioni del famosissimo bombardiere tedesco Heinkel He.111.

La versione “muso lungo” denominata Pedro:

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e la versione costruita in Spagna (con Motori Merlin) dalla Casa:

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In un altro hangar due pezzacci decisamente interessanti: le versioni “locali” del Messerschmitt Bf.109 costruite dalla Casa con motori Rolls-Ryce Merlin (qulleo dello Spitfire…):

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In un altro hangar due pezzacci decisamente interessanti: le versioni “locali” del Messerschmitt Bf.109 costruite dalla Casa con motori Rolls-Ryce Merlin (qulleo dello Spitfire…):

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Di particolare interesse per noi Italiani questo bellissimo Fiat CR.32, caccia dell’Aviazione legionaria durante la Guerra Civile Spagnola:

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A fianco i due antagonisti dell’Aviazione Repubblicana, entrambi dipindi in maniera diversa sui due lati (si tratta però di repliche e non di esemplari originali).

Il biplano Polikarpov I-15

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Ed il monoplano Polikarpov I-16

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Lo Spagnolo De La Cierva è stato un pioniere dell’Autogiro, “strana” macchina volante che a metà tra l’aereo e l’elicottero. In esposizione si possono trovare diversi esemplari di queste macchine. A puro titolo esemplificativo, questo è un La Cierva C.30:

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Per concludere una vista dei musi di due classici Iberia – MDD Dc-9-32 e Boeing 727 – che spuntano dall’Hangar occupato dal reparto restauro:

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Di |2016-11-16T20:39:49+01:007 Giugno 2012|Spotting|

Trip Report: Massive Madrid!

Ma come sono finito a spottare a Madrid?

Beh, grazie ad una stretta collaborazione ed amicizia con Associazioni estere e spotter locali che io, Gabriele e Paolo abbiamo colto l’opportunità di partecipare ad uno spotting day in terra spagnola, a Barajas per l’esattezza, insieme al nostro amico Guido Allieri, ormai un habitué di questi raduni in giro per l’Europa.

Così ci ritroviamo al giorno della partenza e finalmente riesco a utilizzare l’Aeroporto Sandro Pertini di Torino alla volta di Madrid, mentre i miei compagni di trip partono da Milano Malpensa con l’unico volo Iberia della giornata, in pieno sciopero della compagnia spagnola, a bordo di un Airbus A320.

Sul Canadair 200 della Air Nostrum siamo solo in 16 persone su un totale di 50 posti, decolliamo con una pioggia impressionante e atterriamo durissimo sulla pista 33L; da qui ho battezzato questo aereo il “gratta-bale” visto la quasi assenza di ammortizzatori e la vicinanza del mio posto dell’ultima fila rispetto alla superficie della pista!!!

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Una volta ritrovati in aeroporto e depositati i bagagli in hotel, ci dirigiamo a Madrid con la comoda metropolitana, per passare il tardo pomeriggio e la serata in questa bellissima città. Dopo un veloce giro delle principali piazze e calli madrilene e una cena in un ristorante della serie ”All you can eat” (PS: non fate il nostro errore, lo sconsigliamo caldamente!) ritorniamo in albergo per riposarci.

Il giorno dopo ci svegliamo presto perché l’inizio dei controlli di sicurezza è fissato alle 7.45 in punto (!) e siccome non conosciamo bene il luogo d’incontro, saltiamo la colazione e ci facciamo trovare sotto l’albergo di Guido.  Grazie a lui facciamo conoscenza di un bel gruppetto di spotter inglesi.

Ci dirigiamo al luogo prefissato, con una temperatura glaciale di 8°C per essere il 1° maggio, vestiti tra l’altro come se dovessimo scalare l’Everest. Passando per il piccolo distretto di Barajas, si vedono numerosi gruppi di spotter che si affrettano ad arrivare al check point e poi comprendiamo il perché, una incredibile distesa di persone con tutte le pettorine fluorescenti sta già facendo il controllo dei documenti con largo anticipo.

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Poco prima di entrare nella guardiola per il controllo radiogeno viene fatto l’appello e consegnato un adesivo da tenere in vista sulla pettorina dove sono indicate le proprie generalità e la validità del pass.

Durante l’attesa dei controlli, si riesce comunque a gustare il traffico di prima mattina, ci passano diversi aerei narrow-body ma anche il bellissimo Boeing  B747-400 della Thai nella livrea speciale del cinquantesimo anniversario della compagnia; siccome è appena atterrato, siamo tutti contenti perché secondo il timetable lo vedremo partire a metà giornata.

Due pullman ci attendono in airside e partiamo alla volta del primo dei due spotting point, tra le due piste 33L e 33R (la posizione era lungo la pista 33L).

Ci mettiamo molto ad arrivare al punto prestabilito ma nel mentre facciamo un bellissimo tour tra gli aerei parcheggiati ai finger dei vecchi terminal T1-T2 e T3, alla sperduta zona cargo con i soliti DHL, UPS, TNT e Swift Air, oltre alla zona “charter” con quattro B747-400 della Pullmantur e alcuni 757 Mint Airways.

Cominciamo a renderci conto che l’aeroporto è immenso, pensate che all’interno del sedime aeroportuale ci sono delle vere e proprie autostrade a due corsie per ogni senso di marcia!

Arriviamo finalmente alla location e subito ci “facciamo gli occhi”, siamo a 200 metri dalla pista utilizzata particolarmente dagli aerei intercontinentali; il punto di contatto dei carrelli è davanti a noi!

Lo sfondo è bello perché troviamo i vecchi Terminal con la sua Torre di controllo e, data l’eccellente visibilità, anche una moltitudine di aerei parcheggiati.

L’area da dove spottiamo è delimitata da una bassa barriera rossa, del tipo utilizzato nei cantieri, ma è talmente lunga che mantiene separati dalla strada adiacente tutti i 150 spotter.

Assieme a noi spotter e agli organizzatori dell’evento erano presenti anche diversi agenti di polizia privata che con molta cortesia garantivano la sicurezza dell’evento e che, incuriositi dal nostro “mestiere” non mancavano di chiedere informazioni sui nostri potenti mezzi e sulle attività che svolgiamo presso altri aeroporti.

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Da qui incominciamo a capire molto della “fauna” locale, moltissimi sono gli Airbus A340 di Iberia e diversi Airbus A330 di Air Europa che atterrano, ma di tanto in tanto qualche “chicca” dalle Americhe si vede, come il Boeing B767 Winglet di LAN Chile ed l’Airbus A330-200 di Avianca.

Spesso vi sono pause tra un atterraggio e l’altro e così ne approfittiamo per chiaccherare con altri spotter, in particolar modo con i nostri nuovi amici inglesi.

Dalla pista retrostante (circa 1,6 Km), invece il traffico è impressionante, un atterraggio ogni due minuti con altri 2-3 aerei sempre allineati ma purtroppo è difficile capire a quali compagnie appartengano perché abbiamo il sole contro.

Tra una raffica di aria gelida e l’altra, a metà mattinata arriva il camioncino del catering, una graditissima sorpresa perché ci porta diversi vassoi di brioches con crema freschissime e cartoni di succhi di arancia della celebre ditta spagnola Don Simon; questa è stata una piacevole pausa dalle nostre “fatiche”.

Continuiamo a fotografare sempre aerei widebody e un certo punto tra una risata e l’altra l’inglese Alan tira fuori un termine spettacolare:  MASSIVE!

Ad ogni wide body, già da lontano, intonava il suo deciso e autoritario MASSIVE! ad alto volume: era così divertente sentirlo che ha contagiato tutti noi, ad ogni aereo grande era ormai normale dire questa parola, è diventato il motto della trasferta Madrilena!!!

Il bello di questi raduni internazionali è chiacchierare con persone di diversi paesi, dai sempre presenti inglesi e tedeschi agli spagnoli di casa fino ad un gruppo di simpatici colleghi dalla Russia.  Interessante anche vedere diverse pettorine di color giallo e arancione di diverse nazioni, con scritte e loghi strani intervallate da quelle di Clipper, segno che è gente che partecipa attivamente ai nostri famosi Clipper’s Day International.

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Intanto ci ritroviamo intorno a mezzogiorno con un cielo veramente minaccioso e all’improvviso lo scenario cambia completamente: il vento che prima soffiava da sud verso nord ha cambiato direzione e da dietro gli alberi, sulla stessa pista, gli aerei incominciano uno dietro l’altro a decollare!

Spettacolo!!! diciamo, hanno girato le piste! Ora possiamo osservare tutti gli aerei in decollo con una luce ottimale, appena si sente il rumore di motori bastano pochi secondi e gli aerei sbucano da dietro gli alberi e staccano proprio di fronte a noi.

Eravamo tutti felici di questa novità ma purtroppo non è durato molto, dopo un’oretta i due pullman sono arrivati per trasferirci sulla parte opposta dell’Aeroporto (mancando per pochi minuti il decollo del Thai!  ARGH!).

Così si riparte con un’altro infinito viaggio sul pullman della durata di circa 35 minuti, ma stavolta passiamo anche sotto la lunga fila di finger del nuovissimo Terminal T4.

La piazzola designata per il pomeriggio si trovava in testata pista 18L e siamo su un prato in posizione leggermente rialzata rispetto alla pista, anche qui delimitata da una rete rossa. Qui la visibilità è eccezionale perché siamo a neanche 150 metri dove atterrano gli aerei a singolo corridoio.

Poco dopo il nostro arrivo, dal furgoncino “magico” del catering escono diverse casse piene di pizzette calde e bibite fresche, la fame incominciava a sentirsi oltre ad essere un modo per scaldarsi.

Dalla pista posteriore intanto arriva sempre qualche grande aereo, purtroppo è talmente lontano che è necessario un obiettivo da 400mm come minimo! Per dovere di cronaca ho fotografato un Ilyushin IL-96 di Cubana, un A340 di Aerolineas Argentinas, un 767 ed un 340 LAN Chile (un totale di 3 voli al giorno!!!).

Poco dopo pranzo arriva quello che non vorresti mai avere in una giornata di spotting: la pioggia battente mista vento!

Con degli scatti felini tutti i partecipanti cercavano di coprire macchine e obiettivi e qualcuno ha cercato riparo dietro al furgoncino del catering. Un grande applauso all’autista che ha distribuito dei grossi sacchi da spazzatura per coprirci!

Dopo un po’ la pioggia lascia il posto a un sole veramente caldo e piacevole, così ho deciso di seguire il mio solito rito della dormita disteso sull’erba, complice la stanchezza e il traffico un po’ noioso di aerei piccoli di Iberia.

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Il mio riposo però è stato interrotto da diverse persone che parlavano ad alta voce, così per capire cosa succedeva mi sono alzato e dopo pochi secondi mi sono trovato l’Airbus A321 retrò di Alitalia nella speciale livrea “Pentagramma”!

Non me lo sono fatto sfuggire, l’ho immortalato in diverse angolazioni, veramente una gran bella livrea!

Verso le cinque e mezza del pomeriggio, da lontano vediamo arrivare i pullman per accompagnarci all’esterno dell’aeroporto, una gradita vista perché eravamo stanchi e infreddoliti. Salutiamo un po’ tutti all’uscita, ringraziando sopratutto gli organizzatori di questo evento.

Ma come poteva finire la giornata di uno spotter? Semplice, con una cena!

Dopo la doccia di rito ci troviamo insieme ai nuovi amici inglesi in un ristorante spagnolo della zona di Barajas.
Cena a base di tapas e carne con abbondanti annaffiature di cerveza gelata che accompagnano a racconti di spotting e risate, un bel modo di finire la giornata!

ll giorno dopo decidiamo di fare colazione in aeroporto e cerchiamo un punto consigliato per vedere gli aerei al mattino, la vetrata di un ristorante al Terminal 2, praticamente sotto la vecchia torre di controllo.

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Una volta trovata non ci siamo più mossi per tutta la mattina perché è l’unico punto abbordabile se si è sprovvisti di automobile, la location in se non è malaccio, ci ripara dal sole e ci permette di seguire le miriadi di atterraggi e gli aerei in transito per i vecchi Terminal; purtroppo dal punto di vista fotografico siamo in pieno controsole.

Non ci sono aerei particolarmente interessanti che ci passano davanti ma scopriamo anche un insolito Airbus A330-200 di AerLingus che ci passa davanti, effettua un volo diretto Madrid – Washington per conto United.

Intorno alle 11.00 prendiamo i nostri zaini e armati di snack e acqua ci dirigiamo fuori dall’aeroporto per raggiungere uno dei punti più famosi di Madrid: le collinette a metà aeroporto. Queste collinette di trovano a 15 minuti dal vecchio Terminal T3 e si raggiungono abbastanza facilmente a piedi sia dal T3 che dal paese di Barajas.

La vista da sopra è spettacolare, siamo vicinissimi al punto nevralgico dell’aeroporto dove si intersecano le quattro piste e dove si concentrano tutti gli aerei che devono decollare o che sono appena atterrati. La collinetta è alta almeno 50 metri sul livello delle piste e bisogna fare un poco di attenzione a non ruzzolare giù sulla superstrada!

Un’altro vantaggio di questo spotting point è la taxiway a circa 250 metri che permette di vedere tutto il traffico da e per i vecchi terminal. Fotograficamente parlando il sole è ha favore dalle 13h, 14h circa, in poi fino a sera. Non affrettatevi ad andare via presto al pomeriggio, perché la luce migliore, anche lì, è dopo le 18h.!

Ci passano davanti oltre agli aerei della compagnia Air Europa e al solito traffico europeo anche i B747 di Pullmantur, il B777 di Mexicana nella bellissima livrea full-metal e l’A340 di Aerolineas Argentinas (bianco con soli titoli), tutti davanti a noi in passerella come in una vetrina.

Passiamo qui diverse ore con un tempo che non perdona: sole cocente intervallato da momenti di intenso freddo che ti costringe a ripararti. Alla fine tra la stanchezza e la fame ci dirigiamo a prendere il pullmino che fa spola tra i vari terminal con destinazione finale il Terminal T4.

Dopo una abbuffata al solito Mc Donald’s passiamo i controlli e ci dirigiamo al bellissimo e immenso salone delle partenze Schengen. L’architettura di questo terminal è moderna e ariosa, caratterizzata da una grandissima vetrata verso le piste e da una struttura metallica con colori che vanno dal giallo al blu che sorregge a sua volta il tetto a forma di vela in listoni di legno, veramente molto bello!

E’ il momento di salutare i miei compagni di viaggio Gabriele e Paolo perché partono alla volta di Milano Linate, con un A320 appena arrivato da Londra, dalla parte completamente opposta del mio volo per Torino (ancora una volta sul famigerato “gratta-bale” Canadair 200 Air Nostrum, questa volta pieno come un uovo).

In conclusione Madrid si è rilevato un aeroporto veramente MASSIVE!

Enorme, spazioso, molto trafficato (nel 2011 ha sfiorato i 50 milioni di passeggeri!), con molte “chicche” dal centro-sud America che invidiamo molto nei nostri aeroporti italiani.

Per ultimo ringraziamo gli amici spagnoli dell’Asociación AIRE per il gentile invito e per l’ottima organizzazione di questo evento, sperando che altre persone come me possano parteciparvi in futuro.

Ricardo Baldassarre

GALLERIA FOTOGRAFICA

Qui sotto la mappa dell’aeroporto con le piste e i punti toccati (in rosso) – Il nord è a sinistra

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Sopra le nuvole il tempo è sempre bello  :)

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Controlli di sicurezza, siamo a neanche metà delle persone, ne arriveranno molte altreMadrid_2012_03

La location della mattina, con la rete che ci separa dalla strada. Purtroppo il terreno non è dei migliori e ci si impantana come niente

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Via con le foto!

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e via con la colazione!!!!!!

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Foto di gruppo, da sinistra:
Paolo Cenci, Ricardo Baldassarre, Gabriele Cavallotti e Giudo Allieri

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Spettacolo, siamo veramente vicini alla pista, gli spagnoli sono organizzati alla grande, con scale e sedie da campeggio

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Inizio della preparazione della colazione, gentilmente offerti a tutti gli spotter!

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All’arrembaggio!

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Buongiorno Comandante!

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Al ragazzo del catering (quello con la pettorina gialla) vengono regalati dei quadri come ringraziamento

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Si ride e si scherza sempre, non si riesce a farne a meno!

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Bello, bellissimo, MASSIVE!!!

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Bella chicca, un B767 della LAN winglettato

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Girano le piste e cambiano le prospettive

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La location del pomeriggio, il tempo pero’ non perdona purtroppo…

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Si iniziano i preparativi per il pranzo, sullo sfondo incomincia a piovere

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Anche qui siamo vicinissimi agli atterraggi, peccato che con queste disposioni delle piste vediamo solo narrow-body

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Ogni tanto il sole si fà vedere

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L’avevo detto che mi sarei fatto una dormita no?

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Questo merita veramente, molto bella la livrea!

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Da lontano il Cubana… preso con un 400mm, Canon 30D e ulteriore crop in post-produzione.
Sullo sfondo le montagne con la neve!

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Il giorno dopo dalla collinetta, con il bel tempo o con il cattivo tempo scherziamo sempre!

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Il punto nevralgico dell’aeroporto, sopraelevati sull’intersezione delle quattro piste, spettacolo puro!

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Ogni tanto compaio anch’io in foto…. Vista della collinetta e della strada sottostante, prestate attenzione!

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Ogni tanto compaio anch’io in foto…. Vista della collinetta e della strada sottostante, prestate attenzione!

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In attesa, a volte anche 6 aerei in attesa di partire, tutti aerei MASSIVE!

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Un po’ anomimo, ma è uno delle chicche di Barajas

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Un peccato che sparisca questa livrea, è sempre bella!

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La vetrata vista piste, dentro il Terminal 4 Sud, quello dedicato ai voli Schengen

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Il soffitto a vela, in listoni di legno, luminoso e grandissimo

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Moderno e luminosoCerta gente non regge piu’ lo spotting!!!

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Moderno e luminoso

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AL PROSSIMO TRIP REPORT, DA FRANCOFORTE!

Di |2016-11-16T20:39:50+01:003 Giugno 2012|Spotting|

Assemblea degli associati 2012

Si è svolta come previsto presso l’Hotel Crowne Palace di Case Nuove di Somma Lombardo l’Assemblea degli Associati 2012.

Davanti a un folto gruppo di associati provenienti da varie Regioni, il presidente Giorgio De Salve Ria ha affrontato il problema del giorno: la sospensione, da parte di ENAC, per motivi di sicurezza, delle sessioni di spotting di Clipper.

Dopo aver disaminato le motivazioni del proprio dissenso alla improvvisa sospensione delle attività che ci vedono pionieri in Italia e forse trainanti per tipologia di organizzazione in tutto il resto d’Europa, il Presidente ha letto il documento che presto sarà inoltrato a tutti gli enti interessati.

Per quasi due decenni Clipper, con la preventiva e necessaria collaborazione dell’Ufficio Sicurezza della Polizia di Frontiera di Malpensa e con il supporto logistico del Gestore Aeroportuale, ha consentito che tanti appassionati, spotters, giovani studenti e persone diversamente abili potessero accedere all’interno dell’Aeroporto di Malpensa per acquisire o alimentare le proprie conoscenze del mondo tecnologico dell’Aviazione Civile.

Oggi, dopo quasi vent’anni e senza alcun motivo ragionevolmente plausibile, tutto ciò non sarà più possibile per motivi di sicurezza.

Premetto che mai in tutti questi anni Clipper ha fatto registrare episodi contro la sicurezza della Navigazione Aerea derivante dalla nostra presenza in Aeroporto, peraltro sempre monitorata dagli Uffici competenti.

Noi che ci riteniamo amici, appassionati, estimatori, cultori, nonché custodi dei nostri aeroporti, ci chiediamo il perché…

Forse siamo improvvisamente divenuti pericolosi per la sicurezza aerea con i nostri potenti teleobiettivi ?

Forse il nostro Paese non ha più bisogno di cultura ?

O ancora, le nostre attività fotografiche amatoriali vanno casualmente a penalizzare gli interessi di pochi ?

Molte sono le domande che noi ci poniamo, ad esempio quella di un eventuale innalzamento della soglia di allerta sicurezza degli aeroporti…

Forse gli Enti preposti alla Sicurezza non possono essere distratti dalle loro funzioni primarie per agevolare attività “turistiche” ?

Per noi di Clipper e per tutta la comunità di appassionati, la Polizia di Frontiera Aerea merita plauso e riconoscenza per la professionalità dimostrata alla nostra comunità in ordine alle specifiche modalità di prevenzione e verifica di sicurezza, tanto da ricevere attestati di apprezzamento anche dalle associazioni estere.

Siamo certi che Enac, cui va tutta la nostra stima di cittadini e al tempo stesso di passeggeri, potrà motivare con argomenti convincenti quella che noi riteniamo una decisione eccessivamente affrettata quanto inconsapevole dei numerosi aspetti positivi culturali, sociali, di sicurezza partecipata ed economici per il Territorio che genera l’attività di spotting esterna e, di conseguenza anche interna.

Giorgio De Salve Ria

 

Di |2016-11-23T22:27:42+01:0028 Maggio 2012|Avvisi agli associati|

Comunicazione importante per gli Associati: sospensione delle attività di Spotting

Cari Associati,

sono spiacente di doverVi informare che ieri, mercoledì 9 Maggio, sono stato convocato dall’Ufficio Sicurezza della Polizia di Stato di Malpensa, dove mi è stato comunicato che, a seguito dell’emissione, da parte di ENAC – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, del nuovo PNS (Piano di sicurezza aeroportuale), il nostro accesso in area aeroportuale è precluso, in quanto non espressamente previsto dal relativo regolamento, del quale vi riporto il testo parziale dell’articolo nr. 1.2.1.1.1 che ci riguarda: “Sono escluse visite scolastiche nonché iniziative turistiche e similari”.

In deroga eccezionale, vista l’imminenza dell’evento, è stata concesso di svolgere regolarmente la sola sessione di fine settimana del “Clipper’s Day International del 12 e 13 Maggio p.v.

I rimanenti eventi programmati, come da calendario, sono sospesi fino a data da destinarsi.

Vi preghiamo, pertanto, di seguirci, come sempre, sul nostro sito www.airclipper.com, in quanto vi terremo continuamente aggiornati sull’evolversi della situazione, anche in considerazione che, già sin d’ora, sono state adottate tutte le possibili iniziative affinché si possa, speriamo al più presto, ripristinare la consueta attività di spotting, così come da quasi vent’anni ci vede impegnati.

Per quanto riguarda la prevista Assemblea degli Associati del 19 Maggio, per il momento resta fissata, come da programma, ad esclusione della sessione di Spotting Notturno.

Con il moderato ottimismo con cui sono solito affrontare le difficoltà e con la consapevolezza che il nostro passato associativo, così positivamente e serenamente vissuto insieme, possa darci la necessaria forza per superare questo delicato momento, vi chiedo di collaborare, soprattutto attraverso la nostra pagina di Facebook, postando i vostri commenti ed eventualmente le testimonianze che possano a noi essere utili per dimostrare all’Ente preposto che le attività di spotting interne ed esterne agli Aeroporti Europei costituiscono una realtà consolidata da numerosi anni, con effetti estremamente positivi sotto qualsivoglia prospettiva.

un affettuoso saluto,

Giorgio De Salve Ria

Di |2016-11-23T22:27:52+01:0010 Maggio 2012|Avvisi agli associati|