Questo periodo, questo anno, verrà ricordato negli annali delle compagnie aeree come uno dei peggiori di tutta la loro storia, e non solo quella recente. Piste degli aeroporti usate come parcheggi per i velivoli che non servono, voli passeggeri senza passeggeri, voli speciali per tenere attivi gli aeroplani (molto spesso Ryanair compie questi voli, sia su Bergamo Orio che su Malpensa).
Ma due compagnie hanno deciso di anticipare i piani di dismissione dei propri Boeing 747. La prima è la olandese KLM.
Inizialmente i piani di dismissione dei Jumbo, prevedevano l’utilizzo fino al 2021, ma la pandemia globale e la conseguente incredibile diminuzione di voli, hanno fatto propendere la KLM per un’uscita di scena anticipata per il 747.
La flotta fino a poche settimane fa era composta da 6 esemplari, 4 dei quali nella versione Combi, con portellone laterale per un utilizzo combinato di passeggeri e cargo. Solo KLM ha in uso questo tipo di 747.
L’ultimo volo previsto è in arrivo domani, domenica 29 Marzo a Amsterdam, proveniente da Mexico City, operato da PH-BFT come KL686. La polizia locale ha già avvisato che non si potranno usare i soliti spotting-point, a causa proprio dell’emergenza legata al Covid-19.
L’altra grande compagnia aerea è l’australiana Qantas, che ha ritirato gli ultimi 5 Boeing 747-400ER in flotta oggi. L’ultimo volo sarà quello tra Santiago del Chile a Sydney, effettuato come QF28 il 28 Marzo 2020. Anche qui, come nel caso di KLM, Qantas era una delle compagnie “storiche” ad operare il B747, oltretutto l’unica a usare la versione ER, che permetteva di collegare Melbourne a Los Angeles senza limitazioni.
La compagnia australiana ha dovuto, sempre per la pandemia del Coronavirus Covid-19, mettere a terra molti aerei tra i quali anche gli Airbus A380, che offrono una sovracapacità che in questi momenti farebbe perdere molti soldi alle compagnie. Qantas si riserva di usare ancora i 747 per voli governativi o di recupero di viaggiatori bloccati in altri paesi.