Secondo il Global Market Forecast di Airbus, nei prossimi 20 anni (2016-2035) il traffico passeggeri crescerà a un ritmo medio del 4,5% l’anno trainando una domanda di oltre 33.000 nuovi aeromobili da oltre 100 posti (32.425 passeggeri e 645 cargo oltre le 10 tonnellate) del valore di USD 5,2 trilioni. Entro il 2035 la flotta di aeromobili a livello mondiale raddoppierà rispetto agli attuali 19.500 per raggiungere quasi 40.000 unità. All’incirca 13.000 aeromobili passeggeri e cargo saranno sostituiti da tipologie più efficienti in termini di consumi di carburante.
L’urbanizzazione e la maggiore ricchezza nelle economie emergenti, in particolare in Asia, stanno alimentando la crescita del traffico aereo. Con una popolazione totale di oltre 6 miliardi di persone, queste economie cresceranno a un tasso del 5,6% annuo, e la propensione a viaggiare triplicherà raggiungendo il 75% di questa popolazione. Entro 10 anni il traffico domestico della Cina diventerà il più grande del mondo. Nelle economie come quelle dell’Europa Occidentale o del Nord America, la crescita del traffico aereo sarà del 3,7%.
Il PIL resta un fattore chiave nella crescita del traffico, tuttavia i consumi privati (che sono una componente del PIL) stanno diventando una variabile economica sempre più significativa all’interno di alcuni flussi importanti, fra i quali quelli interni di Cina e India. Le classi medie dei mercati emergenti raddoppieranno e si attesteranno a 3,5 miliardi di persone entro il 2035.
A livello globale, entro il 2035 il 62% della popolazione mondiale sarà costituita da abitanti urbani e il numero delle mega-città* dell’aviazione passerà da 55 a 93 entro il 2035. 47 di questi centri di ricchezza, che hanno già aeroporti vincolati da un’operatività molto sostenuta, costituiranno il 35% del PIL mondiale. In 20 anni il numero di passeggeri giornalieri di voli a lungo raggio che viaggerà da, per, o via mega città dell’aviazione, come minimo raddoppierà e si attesterà a 2,5 milioni.
Le attività inerenti i servizi globali di Airbus che oggi contano sei centri di assistenza clienti e 14 centri di addestramento, si espanderanno ulteriormente poiché nei prossimi 20 anni si manifesterà la necessità di avere circa 1 milione di piloti e tecnici (560.000 nuovi piloti e 540.000 nuovi tecnici) che faranno volare e si occuperanno della manutenzione dei nuovi aeromobili.
“Mentre i mercati consolidati europei e del Nord America continuano a crescere, è la regione dell’Asia-Pacifico il vero motore della crescita per i prossimi 20 anni. La Cina sarà presto il più grande mercato dell’aviazione e, insieme alle economie emergenti, all’ulteriore concentrazione della popolazione e alla creazione della ricchezza, tutti insieme questi elementi contribuiranno ad alimentare una forte crescita del traffico aereo”, ha dichiarato John Leahy, COO Clienti di Airbus. “Stiamo accelerando la produzione in modo da rispondere alla domanda del mercato per i nostri prodotti di punta, e aumenteremo anche la nostra offerta in termini di servizio clienti, in modo da andare incontro alle crescenti esigenze del trasporto aereo”.
Per quanto riguarda il mercato widebody, Airbus prevede un trend verso gli aeromobili di maggiore capacità e una richiesta di oltre 9.500 aerei passeggeri e cargo nell’arco dei prossimi 20 anni, per un valore di circa USD 2,8 trilioni. Questo costituisce il 29% delle nuove consegne di aeromobili e il 54% in termini di valore. La maggior parte delle consegne di aeromobili widebody (il 46%) avrà luogo nella regione Asia-Pacifico. In questo segmento, gli Airbus A330, A330neo, A350 XWB e A380 offrono la gamma di prodotti widebody più completa fra i 200 e gli oltre 600 posti.
Se consideriamo il mercato degli aeromobili a corridoio singolo, nel quale la Famiglia A320 e la Famiglia A320neo di ultima generazione sono saldamente attestate quali leader di mercato a livello globale, Airbus prevede che saranno necessari oltre 23.500 nuovi aeromobili per un valore di USD 2,4 trilioni. Questi costituiscono il 71% delle nuove unità. La regione Asia-Pacifico assorbirà il 39% di queste consegne.
La crescita del traffico porta ad avere aeromobili più grandi, che sono aumentati di oltre il 40% dagli anni ’80, in quanto i vettori scelgono aeromobili più capienti o passano a versioni più grandi nell’ambito dei loro backlog. Aeromobili più grandi, quali l’A380, combinati a fattori di carico più elevati, utilizzano in maniera più efficace gli slot aeroportuali e contribuiscono a incrementare il numero di passeggeri, come confermato dall’aeroporto di Londra Heathrow. Concentrarsi sulla crescita sostenibile ha fatto sì che i consumi di carburante e la riduzione del rumore siano diminuiti di almeno il 70% nel corso degli ultimi 40 anni. Questa tendenza continua, con innovazioni quali l’A320neo, l’A330neo, l’A380 e l’A350 XWB.
*Mega città: città con oltre 10.000 passeggeri internazionali giornalieri sul lungo raggio
(Agenzia di stampa TT&A)